Sebbene la storica applicazione Google Earth Pro per Windows, Linux e macOS sia ancora scaricabile e installabile gratuitamente (risulta ancora utile per visualizzare i dati topografici memorizzati nei sistemi informativi territoriali, GIS), Google Earth è da qualche anno divenuta una piattaforma per la didattica e in generale per accrescere la consapevolezza circa le minacce che anno dopo anno stanno modificando il fragile equilibrio del pianeta Terra: Google Earth: uno strumento per raccontare viaggi e missioni.
Accedendo alla home page di Google Earth quindi cliccando sull’icona raffigurante un timone nella colonna di sinistra (Voyager) verranno presentati alcuni riquadri che permetteranno di verificare come è cambiato il territorio, in qualunque luogo della Terra, nel giro di soli 37 anni.
I tecnici di Google hanno infatti raccolto le immagini satellitari di ogni angolo del pianeta per tutti gli anni dal 1984 al 2020: con un time lapse (le immagini vengono mostrate in rapida successione), Earth mostra il fenomeno della deforestazione, l’evoluzione dell’urbanizzazione, i cambiamenti che interessano il territorio e le bellezze naturali.
Google ha spiegato di aver combinato qualcosa come oltre 24 milioni di immagini tratte dal satellite per formare un mosaico da 4,4 Terapixel.
Le immagini del ghiacciaio Columbia in Alaska sono eloquenti: a conferma di quanto si siano innalzate le temperature medie, in qualche decennio l’enorme massa di ghiaccio è diventata acqua allo stato liquido.
È comunque possibile spostarsi su qualunque area del globo terrestre e verificare come il paesaggio sia radicalmente cambiato.
Per visualizzare rapidamente il time lapse proposto da Google è preferibile usare una connessione a banda ultralarga. Nel caso in cui si disponesse di banda in download limitata, ci vorrà un po’ più di tempo per scaricare completamente tutte le immagini satellitari dai server di Google. Basterà comunque attendere tenendo d’occhio la percentuale di caricamento in basso a sinistra.