Microsoft ha presentato ieri Windows 11, nuovo sistema operativo che debutterà in versione finale in autunno mentre verrà rilasciato in versione di anteprima agli iscritti al programma Windows Insider.
Sappiamo già che l’aggiornamento a Windows 11 sarà gratuito per gli utenti di Windows 10, Windows 8.1 e Windows 7.
I requisiti per l’installazione di Windows 11 saranno però più stringenti: innanzi tutto, il sistema operativo potrà essere installato solo in versione a 64 bit. La scheda madre del PC deve inoltre essere equipaggiata con il chip TPM 2.0 e usare il firmware UEFI con Secure Boot abilitato. Buona parte dei computer risalenti “all’era” Windows 7 saranno così automaticamente esclusi.
Per verificare se il sistema che si sta usando è compatibile con Windows 11 è sufficiente scaricare e avviare il programma Microsoft Controllo integrità PC Windows.
Per avviare la verifica basta scaricare e installare l’applicazione quindi fare clic sul pulsante Controlla ora.
La comparsa del messaggio Questo PC può eseguire Windows 11 conferma che sul sistema in uso si potrà procedere con l’installazione del nuovo sistema operativo Microsoft.
Anche in caso di “pollice verso”, però, può esservi la possibilità che il chip TPM o la funzionalità Secure Boot siano stati disabilitati a livello di BIOS UEFI.
Praticamente la totalità dei PC immessi sul mercato a partire dal 2016 dispongono del chip TPM (Trusted Platform Module) 2.0 che, lo ricordiamo, permette di gestire funzionalità crittografiche offrendo una protezione lato hardware (è utilizzato tra l’altro anche da BitLocker).
Cliccando su Altre informazioni nell’applicazione Microsoft Controllo integrità PC Windows è possibile verificare quali sono i requisiti minimi per l’installazione di Windows 11.
Chi volesse continuare a usare Windows 10 potrà farlo fino al 14 ottobre 2025 perché fino ad allora Microsoft assicurerà la disponibilità di aggiornamenti software, compresi quelli mensili per risolvere vulnerabilità di sicurezza.