Come sarà il nuovo Windows secondo il CEO di Microsoft

Mai così avara di dettagli sui suoi progetti futuri, ci ha pensato Satya Nadella a offrire qualche anticipazione sulla prossima generazione di Windows. Che forse non si chiamerà più Windows 10.

Diversamente rispetto a quanto accaduto in passato, quest’anno Microsoft ha preferito rimanere “abbottonata” evitando rivelare troppo sulle novità di Windows.
Sappiamo infatti già da tempo che una significativa revisione dell’interfaccia grafica è in programma entro il prossimo autunno con il rilascio di Windows 10 21H2 Sun Valley.

Durante l’evento Build 2021, conferenza organizzata da Microsoft principalmente a beneficio degli sviluppatori, l’azienda ha ancora una volta preferito non fare alcuna anticipazione sulle prossime versioni di Windows.

A stimolare l’interesse ci ha pensato invece il CEO dell’azienda, Satya Nadella, che nel suo keynote ha descritto le novità in arrivo in Windows come le più rivoluzionarie almeno da 10 anni a questa parte. Per parlarne nel dettaglio Microsoft starebbe preparando un evento che si svolgerà tra qualche settimana, forse già a giugno.

Nel frattempo però Nadella ha voluto usare parole altisonanti: “la nostra promessa per voi è questa: creeremo più opportunità per ogni sviluppatore Windows e daremo il benvenuto a tutti i creator che stanno cercando la più innovativa, nuova, aperta piattaforma per costruire, distribuire e monetizzare le applicazioni. Non vediamo l’ora di condividere con voi maggiori dettagli“.

È bene leggere tra le righe: sia Nadella che Panos Panay, chief product officer della società di Redmond, hanno parlato della “prossima generazione di Windows” e non di Windows 10. Microsoft pensa al “dopo Windows 10“, a una piattaforma completamente nuova che potrebbe chiamarsi semplicemente… Windows.

Microsoft ha lavorato su un nuovo app store per Windows che sostituirà l’attuale Microsoft Store e su una serie di cambiamenti sull’interfaccia utente.
Il Microsoft Store dovrebbe accettare qualunque genere di applicazione, compresi gli storici programmi Win32, segnando un cambiamento di rotta rispetto alle mire iniziali dell’azienda.
Microsoft potrebbe anche consentire l’utilizzo di sistemi per la gestione dei pagamenti alternativi al suo differenziandosi nettamente da Apple che vieta questo tipo di pratica e che ha già dovuto incassare un primo altolà da parte della Commissione Europea.
È molto probabilmente questo il concetto di “apertura” cui ha fatto esplicito riferimento Nadella nel suo discorso.

Microsoft ha confermato la scorsa settimana che Windows 10X, il suo sistema operativo originariamente costruito per i dispositivi a doppio schermo, non vedrà la luce. Almeno non in tempi brevi. Quanto di buono è stato sviluppato per Windows 10X sarà quindi riutilizzato nella prossima generazione di Windows con una parte delle novità che debutteranno con Windows 10 21H2.

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