Microsoft ha fissato dei requisiti piuttosto stringenti per i PC AI, tanto che anche i processori AMD e Intel di ultima generazione non riescono ancora a soddisfarli completamente. Le cose cambieranno con i chip Intel Lunar Lake e AMD Strix Point; tuttavia, per adesso, né la società di Santa Clara né quella di Sunyvale superano i 34-39 TOPS di potenza computazionale mentre Microsoft richiede almeno 45 TOPS (lo spieghiamo nell’articolo sui recenti AMD Ryzen Pro 8000). Nel frattempo, però, la tendenza è quella di portare in locale buona parte delle elaborazioni correlate con le applicazioni di intelligenza artificiale (almeno per ciò che riguarda la fase di inferenza). E Dell ci spiega quali sono gli aspetti da tenere a mente per riconoscere un PC AI basato su Windows.
Dell spiega come riconoscere un PC Windows per l’intelligenza artificiale
Con la pubblicazione di una pagina di supporto aggiornata, Dell fornisce “le chiavi” per stabilire se un PC può supportare o meno attività legale alle elaborazioni di IA. Si tratta di computer “progettati per potenziare la produttività, liberare la creatività e trasformare il nostro modo di lavorare“, osserva l’azienda.
Dell inizia col sottolineare che condizione indispensabile per definire un computer come PC AI è la presenza di una NPU (Neural Processing Unit). Questo tipo di unità agisce come un acceleratore hardware specializzato per le attività di intelligenza artificiale e apprendimento automatico (machine learning). Le NPU sono incredibilmente efficienti nelle elaborazioni legate all’IA: si pensi alla gestione del linguaggio naturale, all’analisi delle immagini e altro ancora. L’unità è integrata nel chip del processore e la sua potenza di calcolo si misura in TOPS, ossia Tera Operations per Second.
Com’è attualmente utilizzata la NPU in Windows
Rimandandovi all’articolo citato in precedenza per approfondire il funzionamento della NPU, i tecnici di Dell fanno alcuni esempi di vantaggi concreti immediatamente fruibili in ambiente Windows.
La prima funzionalità citata da Dell è Windows Studio Effects, caratteristica implementata in Windows 11 che utilizza l’IA per modificare e ottimizzare i video in tempo reale. Basandosi sulla presenza di una NPU, Windows Studio Effects abilita la sfocatura dello sfondo durante le videochiamate, il “contatto visivo” (tiene la fotocamera centrata sugli occhi dell’utente), il framing automatico, utile per mantenere il soggetto al centro dell’inquadratura, anche quando si dovesse spostare. Infine, l’IA di Windows Studio Effects migliora la chiarezza della voce neutralizzando il rumore di fondo.
Trattandosi di un framework che agisce a basso livello, i benefici di Windows Studio Effects sono utilizzabili in molti strumenti per le videochiamate che tutti noi conosciamo: ad esempio, Teams, Zoom, Dell Optimizer e altri ancora.
Dell osserva che spostare il carico di lavoro sulla NPU permette di massimizzare la durata della batteria, che può avere così un’autonomia migliore (fino al 38%).
Quali sono i computer che integrano una NPU
Il noto produttore hardware osserva che i sistemi in grado di fornire una NPU integrata sono quelli basati su chip Intel di quattordicesima generazione e superiori (ad esempio, processori Intel Core Ultra e versioni successive); su chip AMD che supportano la tecnologia AI Ryzen (ad esempio, alcuni Ryzen serie 7000, Ryzen serie 8000 e versioni successive); sui SoC Qualcomm Snapdragon 8cx Gen2 e versioni successive (ad esempio, Snapdragon X Elite, Snapdragon 8cx Gen 3).
Per verificare la presenza di una NPU in Windows, basta premere – come visto nell’articolo citato in apertura – la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC
per aprire il Task Manager, cliccare eventualmente su Più dettagli quindi sulla scheda Prestazioni. La presenza della voce NPU nel riquadro di sinistra è evidente conferma dell’unità dedicata al computing IA.
Inoltre, premendo Windows+X
quindi scegliendo Gestione dispositivi, si dovrebbero trovare riferimenti a Intel AI Boost e AMD IPU Device. Il consiglio è quello di fare clic sul menu Visualizza quindi su Dispositivi per connessione.