Uno tra i principali motivi per cui Google Chrome resta il browser preferito per milioni di utenti è il numero e l’utilità di molte estensioni. Non tutti sanno però che, il suo diretto concorrente Mozilla Firefox, consente di importare le stesse.
Va detto che questo tipo di funzione non è abilitata come impostazione predefinita, dunque, per sfruttarla è necessario modificare le impostazioni avanzate di Firefox. In tal senso è necessario accedere all’apposita pagina, digitando about:config nella barra degli indirizzi e premendo il tasto Invio.
A questo punto dovrebbe apparire un avvertimento da parte degli sviluppatori, in quanto questo tipo di intervento può essere potenzialmente pericoloso per il browser. Per andare oltre, dunque, è necessario cliccare sulla voce Accetta il rischio e continua.
A questo punto è necessario inserire browser.migrate.chrome.extensions.enabled nel campo di ricerca Cerca come preferenza per poi fare clic sul pulsante all’estrema destra quando viene visualizzato l’elemento di impostazione.
In un riquadro sotto il campo di ricerca verrà proposta una voce che, a seconda del caso, può essere false o true. Con il secondo risultato, la funzionalità sarà attiva.
Come importare estensioni da Chrome a Firefox
A questo punto è possibile agire in modo diretto per l’importazione delle estensioni. I passi successivi sono:
- Cliccare sul pulsante del menu e poi su Impostazioni;
- Quando si apre la schermata delle impostazioni, fare clic su Importa dati (sotto la voce Importa dati del browser);
- Selezionare il profilo del browser da importare, quindi cliccare su +;
- Assicurarsi che sia selezionata l’opzione Estensioni, quindi cliccare su Importa;
- Cliccare su Fine per completare la procedura.
A questo punto è possibile verificare se l’estensione è stata installata correttamente. A tal fine, è possibile fare clic sul pulsante del menu e quindi su Componenti aggiuntivi e temi. Dalla pagina risultante dovrebbero apparire le estensioni utilizzate in precedenza su Chrome.
Nota bene: non tutte le estensioni potrebbero essere importabili e, alcune di esse, potrebbero creare problemi o non funzionare a dovere.