JAMstack viene presentata come un’architettura che ambisce a diventare uno standard per la creazione di siti web veloci, sicuri e semplici da navigare. Si basa lato client su JavaScript oltre che su API riutilizzabili e un linguaggio di markup predefinito.
A parte il codice JavaScript che viene utilizzato per gestire qualunque ciclo richiesta-risposta, JAMstack fornisce API riutilizzabili e accessibili via HTTPS per tramite di JavaScript che permettono di gestire un ampio ventaglio di processi da eseguire lato server.
Con il termine markup si fa invece riferimento all’insieme di regole che descrivono i meccanismi di rappresentazione dei vari layout composti da elementi grafici e testuali: HTML5 è un esempio di linguaggio di markup per la strutturazione delle pagine web.
L’idea alla base di JAMstack risiede nella separazione tra frontend e backend così da offrire migliori performance migliorando la velocità di caricamento del primo byte, spingere l’acceleratore sulla scalabilità (i file che compongono il sito web possono essere serviti da più locazioni geografiche scegliendo quelle di volta in volta più vicine all’utente), migliorare la sicurezza grazie a microservizi e API per il recupero dei dati, ottimizzare l’esperienza di sviluppo consentendo di separare le competenze degli sviluppatori e servirsene per ogni singola area del progetto.
Oggi è stata annunciata la disponibilità per tutti di Cloudflare Pages, un servizio che era stato presentato in versione beta a dicembre 2020 e che permette proprio di ottimizzare lo sviluppo e la distribuzione dei siti web basati sulla filosofia JAMstack.
Cloudflare Pages offre agli utenti gli strumenti sui quali ci si è più concentrati nella fase beta: ad esempio la gestione delle statistiche web, dei redirect, le anteprime protette, le live preview e la generazione di immagini già ottimizzate.
Il servizio vuole semplificare radicalmente il processo di sviluppo e distribuzione dei siti prendendosi cura di tutte le parti noiose dello sviluppo Web. Come spiega Cloudflare, gli sviluppatori possono adesso concentrarsi sulle parti più divertenti e creative.
Una volta impostato Cloudflare Pages “le uniche parole magiche delle quali avrete bisogno sono “git commit” e “git push”: ci occuperemo di costruire e distribuire i vostri siti cosicché non dobbiate mai distogliere l’attenzione dal vostro flusso di lavoro“.
Maggiori informazioni con qualche riferimento alle future evoluzioni di Cloudflare Pages sono disponibili in questa nota ufficiale.