A cadenza più o meno annuale la venture-capitalista ma, soprattutto analista di lungo corso, Mary Meeker presenta una fotografia aggiornata sullo stato della rete Internet. Il termine che la Meeker ha messo in evidenza quest’anno è condivisione: fette sempre più ampie d’utenza sarebbero sempre più inclini a mettere a fattor comune, sul web, contenuti, foto e video personali, aggiungendo spesso anche i dati relativi alla loro posizione geografica (geolocation).
Gli utenti condividono quotidianamente, a livello mondiale, qualcosa come 500 milioni di nuove immagini appoggiandosi prevalentemente a siti come Facebook e Snapchat. Anche servizi come Dropcam, Soundcloud, YouTube e Waze sono comunque utilizzati con grande interesse e con sempre maggior frequenza.
Non sono gli Stati Uniti, come qualcuno potrebbe pensare, a guidare la classifica dei Paesi i cui utenti condividono informazioni con più solerzia: per la nazione a stelle e strisce, infatti, si stima che solamente il 15% degli utenti effettui frequentemente delle condivisioni a fronte di una media mondiale del 24%.
Chi condivide di più (oltre il 60%) sono gli utenti residenti in Arabia Saudita seguiti da indiani ed indonesiani, questi ultimi con percentuali intorno o superiori al 50%.
L’Italia si pone al nono posto, poco al di sopra della media mondiale, attorno al 25-26%.
La Meeker registra una vera e propria esplosizione del mercato “mobile”: le vendite di tablet potrebbero superare quelle dei personal computer tradizionali già a fine 2012 e, in Paesi come Cina e Corea del Sud, il traffico generato dai dispositivi mobili starebbe già superando, ormai, quallo generato dai sistemi desktop.
Complessivamente, anche grazie alla diffusione di connessioni in mobilità, gli utenti che si collegano ad Internet sono cresciuti fino alla cifra di 2,4 miliardi nonostante la popolazione raggiunta sia ancora una piccola fetta rispetto al totale (solo il 34%).
Per quanto riguarda le società che spiccano come numero di utenti unici mensili, in testa alla classifica c’è Google (con quasi 1,2 miliardi di IP unici al mese), seguita da Microsoft (circo 850 milioni), Facebook (poco più di 800 milioni), Yahoo! (circa 700 milioni), Wikipedia (quasi 500 milioni), Amazon (circa 380 milioni) ed Apple (quasi 300 milioni).
Tra i social media più utilizzati, svetta sempre Facebook che però, secondo l’analisi pubblicata da Meeker, ha subìto una contrazione rispetto al 2011. In forte crescita, al secondo posto, c’è invece YouTube seguito da Twitter, Google+ e LinkedIn. Google+ è il progetto che ha fatto segnare, insieme con YouTube, il più netto segno positivo.
Secondo la Meeker i dispositivi indossabili, dei quali tanto si parla nelle ultime settimane (dopo la presentazione dei Google Glass e la notizia del probabile arrivo di un Apple iWatch), raccoglieranno in breve il favore dell’utenza. Chi possiede uno smartphone, infatti, controlla circa 23 volte al giorno la messaggistica, gestisce chiamate vocali per 22 volte, guarda l’ora 18 volte, ascolta musica 13 volte, avvia videogiochi 12 volte, interagisce con i social network 9 volte, scatta foto 8 volte, imposta suonerie e promemoria 8 volte, controlla le news 6 volte, l’agenda 5 volte e così via. Utilizzare un dispositivo che consenta di effettuare tutte le operazioni senza usare le mani potrebbe essere un vantaggio molto apprezzato.