Sotto la guida del CEO Pat Gelsinger, Intel ha svelato un piano strategico volto a rivitalizzare la posizione dell’azienda nel competitivo mercato dei semiconduttori. Questa iniziativa si concentra su tre obiettivi principali: potenziare le operazioni della fonderia, ottimizzare i costi per raggiungere un risparmio di 10 miliardi di dollari e tornare a rendere protagonista l’architettura x86, mentre si prosegue con l’impegno sulle novità incentrate nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA). Le decisioni sono frutto di un confronto svoltosi in una recente seduta del consiglio di amministrazione di Intel, che ha enfatizzato la necessità di migliorare efficienza e redditività.
I cambiamenti previsti in Intel per risalire la china
Gelsinger, non è una novità, ha sempre scommesso tanto sul business delle attività di fonderia: nell’ambito della strategia Intel Device Manufacturing 2.0 (IDM 2.0), Intel si mette al servizio di altri protagonisti del mercato per produrre chip x86, ARM e RISC-V per conto di terzi.
Intel prevede di trasformare la propria unità di fonderia in un’impresa indipendente, controllata dalla “casa madre”. Questa mossa mira a separare il reporting finanziario dalle sue linee di prodotto principali, promuovendo trasparenza e responsabilità, consentendo nel contempo opportunità di finanziamento esterno.
Nel corso del 2024, riferisce l’azienda, si è sviluppato un interesse rilevante intorno ai suoi servizi di fonderia, in particolare per le tecnologie di packaging avanzato. L’incremento in termini di contratti stipulati e di valore degli stessi è stato pari a tre volte l’anno precedente.
Gli stabilimenti europei subiscono una battuta d’arresto
La società di Santa Clara intende sospendere per due anni i progetti di realizzazione di fabbriche e impianti di packaging in Germania e Polonia. Gli investimenti proseguiranno invece negli Stati Uniti. Nonostante l’apertura dell’Europa, Chips Act compreso, la società di Gelsinger preferisce a questo punto dare massima priorità alle prescrizioni del governo statunitense per la produzione di semiconduttori entro i confini nazionali. Ed è recentissima la notizia che Apple sarebbe riuscita a portare la produzione della taiwanese TSMC, incaricati di realizzare i suoi SoC per dispositivi mobili, proprio negli USA.
Intel, da parte sua, è impegnata nei progetti di stabilimenti in Arizona, Oregon, Nuovo Messico e Ohio, riflettendo una strategia che guarda al potenziamento delle sue capacità produttive nel Paese a stelle e strisce.
Intel vuole snellire il suo portafoglio x86
L’architettura e in generale l’ISA (Instruction Set Architecture) x86 di Intel rimane un pilastro irrinunciabile dell’azienda. Tuttavia, la società di Gelsinger sta snellendo le proprie offerte di prodotti per competere meglio contro rivali come ARM e RISC-V.
Le azioni chiave includono l’integrazione delle sue attività Edge e Automotive nel Client Computing Group (CCG) per migliorare le soluzioni innovative destinate ai PC AI e alle soluzioni edge.
Allo stesso tempo, Intel intende conservare il focus su networking e telecomunicazioni all’interno del suo gruppo Network and Edge (NEX), mentre la divisione Integrated Photonics Solutions entra a far parte del gruppo Data Center and AI (DCAI).
Espansione della partnership con AWS
Un significativo accordo pluriennale con Amazon Web Services (AWS) prevede che Intel produca chip personalizzati per l’IA e processori Xeon su misura per AWS, sfruttando le sue tecnologie avanzate.
La partnership ben si inquadra con la strategia di Intel volta a integrare i suoi servizi di fonderia con i prodotti x86, rafforzando il proprio vantaggio competitivo nello spazio del cloud computing.
Gestione della forza lavoro e dei costi
Per implementare i cambiamenti all’orizzonte, Intel si sta orientando su una significativa riduzione della forza lavoro, mirando a una diminuzione di circa 15.000 posti di lavoro entro la fine dell’anno.
L’azienda ha già raggiunto oltre la metà dell’obiettivo attraverso pensionamenti volontari. Inoltre, Intel prevede di ridurre i suoi immobili a livello globale di due terzi come parte delle sue iniziative di risparmio sui costi.
Credit immagine in apertura: Intel