Un team di ricercatori composto da esperti statunitensi ed olandesi (University of Central Florida e Eindhoven University of Technology) è appena riuscito a stabilire un nuovo record durante il trasferimento dati su rete in fibra ottica.
Gli accademici sono infatti riusciti a muovere dati alla velocità di 255 Terabit al secondo ossia circa 31,9 Terabytes/s. Un throughput da guinness che, di fatto, permetterebbe di inviare un video da 1 GB in appena 0,03 secondi e l’intero contenuto di un hard disk da 1 TB in 31 millisecondi.
Ad oggi i collegamenti in fibra ottica più veloci, disponibili a livello commerciale, permettono di raggiungere 100 Gbps come velocità di picco. Un valore che è ben 2.550 volte inferiore rispetto a quello mostrato dai ricercatori universitari.
L’intera dorsale della rete Internet è costituita da cavi in fibra ottica single-mode (fibre mononodali): semplificando, è come se questa configurazione riuscisse a trasportare, da un capo all’altro, la luce di un unico laser. È vero che utilizzando tecniche di multiplazione WDM (Wavelength Division Multiplexing) è possibile modulare, sullo stesso cavo in fibra, diversi canali di comunicazione riuscendo così a trasportare, complessivamente, diversi terabits di informazioni per secondo ma esistono limitazioni fisiche oltre le quali non è possibile spingersi.
Utilizzando un approccio multi-core, gli accademici hanno combinato più fibre realizzando un collegamento multi-mode (sette nuclei a forma di esagono) sulla distanza di circa un chilometro. Grazie ai progressi della tecnica è oggi possibile arrivare a realizzare cavi multi-mode di qualità, sfruttabili anche per collegamenti un po´ più lunghi rispetto al passato.
Il fatto che gli accademici siano riusciti a trasferire dati alla velocità di 31,9 Terabytes/s lungo un tragitto di circa un chilometro dimostra che quanto realizzato è lontano dell’essere un semplice esperimento di laboratorio ed avrà certamente importanti ripercussioni commerciali.