Codacons presenta un esposto contro DAZN e SKY

L'associazione che opera a tutela dei consumatori contesta a DAZN e SKY presunte pratiche commerciali scorrette. Ecco spiegato il motivo del contendere.

Il Codacons, associazione senza fini di lucro nata nel 1986 in difesa dei consumatori, ha deciso di scendere sul piede di guerra presentando un esposto all’antitrust italiana in merito alle condotte di DAZN e SKY.

Motivo del contendere sono ancora una volta i diritti televisivi sul calcio e le modalità con cui i match vengono proposti agli abbonati.
Com’è noto, quest’anno (e per il prossimo triennio), la Lega Calcio ha previsto uno schema per l’assegnazione dei diritti televisivi che di fatto ha impedito a un unico soggetto di acquisirne la totalità. Si è quindi creato un quadro confuso che ha portato, alla fine, alla trasmissione di alcune partite solamente su SKY e altre solo su DAZN.


DAZN, com’è noto, è un nuovo player sul mercato italiano: di proprietà dell’inglese Perform Group, la piattaforma eroga tutti i suoi contenuti via Internet, utilizzando lo streaming online previa stipula di un abbonamento.
Perform si è aggiudicata i diritti per la trasmissione di tre partite di Serie A per ciascuna giornata (oltre che di tutta la serie B): tali contenuti sono visibili da app su dispositivo mobile e smart TV, browser web e Chromecast (qui la lista dei device supportati) stipulando un abbonamento mensile da 9,99 euro.

I clienti consumer di TIM possono da oggi richiedere due mesi gratuiti di abbonamento a DAZN ottenendo un apposito voucher nella sezione TIM Party del sito dell’azienda.

Per adesso viene offerto un mese di visione gratuito e non è necessario stipulare un alcun abbonamento annuale o stagionale (si è liberi di abbandonare la piattaforma in ogni momento).

Il Codacons ha però contestato a DAZN la qualità del servizio, definito “scadente”, mentre a SKY e DAZN la condotta che ha portato molti tifosi a dover stipulare ben due abbonamenti per accedere a tutte le partite.

Riguardo DAZN Codacons scrive che le segnalazioni giunte hanno a che fare con “le interruzioni continue ed improvvise, i ritardi nella connessione, la mancata disponibilità dell’app per alcuni dispositivi e il ritardo nella trasmissione in tempo reale della partita dovuto allo streaming rallentato“. L’associazione aggiunge poi che “dal canto suo SKY pone in essere una condotta scorretta in quanto costringe gli utenti a pagare l’abbonamento per la serie A, allo stesso prezzo della scorsa stagione calcistica, non garantendo la trasmissione di tutto il campionato e non dichiarando sin da subito quali sono le partite che non verranno trasmesse“.

Il Codacons conclude che “la conseguenza non è una maggiore concorrenza nel settore, ma la duplicazione degli abbonamenti” che avrebbe complicato la situazione anziché introdurre una semplificazione.

Certo, DAZN sulla carta appare come un servizio rivoluzionario visto che per la prima volta in Italia gli eventi sportivi diventano fruibili in streaming online, in diretta e da qualunque dispositivo. Si tratta di quello che Netflix ha fatto per i film e le serie TV di fatto modificando radicalmente lo scenario e le offerte dei network televisivi tradizionali.
DAZN ha comunicato che il servizio risulterà più affidabile già dalla prossima giornata di campionato: nel frattempo, già dalla seconda partita di Serie A sono stati posti in essere diverse migliorie tecniche per sostenere gli elevatissimi volumi di traffico generati dall’Italia.
Per una piattaforma come DAZN è infatti fondamentale disporre di risorse di rete che possano essere agevolmente scalate verso l’alto ogniqualvolta fosse necessario.

Codacons, interpellando l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), ha chiesto a quest’ultima di avviare un’istruttoria (ai sensi dell’art 6 del Regolamento del 1.4.2015 sulla pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole) e inibire la continuazione della condotta da parte di DAZN e SKY, accertando e sanzionando le emittenti per pratica commerciale aggressiva vietata ai sensi degli artt. 20, 24 e seguenti del Codice del Consumo. L’associazione ha anche richiesto di accertare la vessatorietà del rinnovo automatico dell’abbonamento ai sensi dell’articolo 33 comma 2 del Codice del Consumo.

Vale la pena ricordare, come riassunto in questa pagina, che DAZN può trasmettere l’intera Serie A (tutte le partite) e tutti i match della Champions League in Austria, Germania, Giappone e Canada.

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