Cloudflare, nota società statunitense che offre anche servizi CDN (content delivery network), ha deciso di abbracciare il supporto IPFS (InterPlanetary File System) protocollo progettato per sostenere la diffusione e l’utilizzo di una rete che possa facilitare la la condivisione di file e documenti attraverso un file system distribuito e con un approccio peer-to-peer.
Inizialmente concepito da Juan Benet, IPFS è oggi un progetto opensource, sviluppato con l’aiuto della comunità ed è quindi sottratto al controllo diretto da parte di qualsiasi azienda.
Ricorrendo a IPFS è possibile condividere informazioni e creare siti web statici sfuggendo alla censura praticata da governi, società e altre organizzazioni. Inoltre, i contenuti pubblicati non possono essere rimossi se non dall’autore proprio per la struttura peer-to-peer della rete: eliminando un nodo, gli altri continuano a restare in piedi.
Per caricare file sulla rete IPFS, gli utenti devono scaricare, installare e utilizzare un apposito software client, prelevabile da questa pagina: ci sono le versioni per Windows, Linux e macOS.
Digitando quindi ipfs add nomefile
da riga di comando, si otterrà un hash SHA256 che sarà successivamente utilizzabile per identificare univocamente il file appena caricato.
Grazie al gateway IPFS appena allestito da Cloudflare, chi volesse scaricare e comunque consultare dei file caricati sul network può limitarsi a scrivere https://cloudflare-ipfs.com/ipfs/
nella barra degli indirizzi del browser, seguito dall’hash SHA256 dell’elemento che interessa.
Creare un sito web su IPFS è altrettanto semplice: Cloudflare offre i certificati SSL e un metodo per associare un nome a dominio con un indirizzo IPFS.
Per procedere in tal senso, basta accedere alla configurazione DNS del proprio dominio, creare un CNAME che punti a www.cloudflare-ipfs.com
quindi aggiungere un record TXT da _dnslink.nomesitoweb.com
a dnslink=/ipfs/[hash_SHA256]
Maggiori informazioni in questo articolo di supporto.