Claude 2.1: cos'è e come funziona il modello generativo di Anthropic

Cos'è e come funziona Claude 2.1, ultima versione del modello generativo di Anthropic. Vuole essere una spina nel fianco di OpenAI, anche grazie a una finestra di contesto notevolmente ampliata.

La concorrenza non guarda impassibile alle “beghe” interne di OpenAI e anzi prova a rilanciare con nuovi prodotti e servizi. Anthropic, startup fondata da ex membri di OpenAI, si concentra sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale e di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). Fondata nel 2021, Anthropic ha raccolto notevoli finanziamenti, con investimenti fino a 4 miliardi di dollari da parte di Amazon e un impegno di 2 miliardi di dollari da parte di Google. E oggi rilascia Claude 2.1, un miglioramento del suo modello linguistico di punta che permette di tenere testa ai progressi di GPT (Generative Pre-trained Transformer).

Cos’è Claude 2.1 e come funziona

Claude 2.1 è la più recente e aggiornata versione del modello generativo sviluppato da Anthropic. Il nuovo rilascio introduce una serie di miglioramenti e funzionalità che mirano a potenziare l’esperienza dell’utente, aumentare l’affidabilità e ampliare le possibilità.

Una delle caratteristiche più significative di Claude 2.1 è la sua finestra di contesto di 200.000 token, che stabilisce un nuovo standard nel settore. Questo significativo aumento rispetto al modello precedente consente agli utenti di inserire una vasta quantità di informazioni, pari a circa 150.000 parole o oltre 500 pagine di contenuto. Che si tratti di documentazione tecnica, bilanci finanziari o opere letterarie estese, Claude 2.1 può ora riassumere, rispondere a domande, prevedere tendenze con notevole efficienza.

Con l’espressione finestra di contesto si fa riferimento al volume di informazioni che un modello di elaborazione del linguaggio può considerare durante la generazione di una risposta. In altre parole, è la porzione di testo o token che il modello “vede” o “considera”. La dimensione della finestra è cruciale per comprendere il significato di una frase o di una richiesta, inquadrandola in un contesto più ampio. Le capacità di Claude fanno sì che compiti gravosi per una persona in carne ed ossa possano essere completati in pochi minuti.

Riduzione di due volte nei tassi di allucinazione

Il problema dell’allucinazione è comune a tutti i modelli generativi. Gli sviluppatori di Claude 2.1 affermano che il nuovo modello è adesso in grado di ridurre di due volte le affermazioni false rispetto al suo predecessore.

Test rigorosi su domande complesse e fattuali hanno rivelato la capacità superiore di Claude 2.1 di astenersi dal fornire informazioni errate, instillando maggiore fiducia e affidabilità per le aziende che integrano applicazioni di intelligenza artificiale nei loro flussi di lavoro.

Inoltre, Claude 2.1 mostra miglioramenti significativi nella comprensione e nella sintesi, specialmente nel caso di elaborazioni su documenti complessi come testi legali, rapporti finanziari e specifiche tecniche. Verifiche approfondite hanno evidenziato un decremento del 30% nelle risposte sbagliate e un tasso 3-4 volte inferiore delle affermazioni che concludono erroneamente come un certo documenti supporti una determinata affermazione.

Utilizzo degli strumenti di Claude 2.1 tramite API

In risposta alla richiesta degli utenti, Claude 2.1 introduce una nuova funzionalità in versione beta. Claude 2.1 si integra senza soluzione di continuità con i processi, i prodotti e le API esistenti degli utenti.

Diventa quindi possibile definire un insieme di strumenti per Claude e sfruttare il modello per eseguire azioni che vanno dalle elaborazioni numeriche complesse all’accesso a sorgenti private di informazioni. Si pensi a un’azienda che desidera utilizzare le proprie risorse interne per fare business intelligence: Claude diventa interoperabile con queste fonti di dati ed è adatto per costruire servizi e applicazioni in linea con le esigenze professionali e le lavorazioni svolte da ciascuna impresa.

Workbench: la nuova piattaforma per fare esperimenti

Il rilascio di Claude 2.1 è accompagnato dall’impegno volto a migliorare l’esperienza degli sviluppatori. Il prodotto Workbench semplifica l’esperienza nella Console, fornendo al programmatore un ambiente dedicato per iterare su prompt e accedere alle nuove impostazioni del modello.

“Iterare su prompt” significa modificare progressivamente le istruzioni o le richieste fornite in input al modello durante lo sviluppo o il test di un’applicazione. In questo modo, gli sviluppatori possono “aggiustare” gradualmente le istruzioni fornite in modo da ottenere risultati desiderati o adattare il comportamento del modello alle loro specifiche esigenze.

I prompt di sistema, una novità in Claude, consentono agli utenti di fornire istruzioni personalizzate. L’obiettivo è quello di migliorare le prestazioni di Claude stabilendo contesti e potenziando la sua capacità di adottare personalità o ruoli specifici. D’altra parte, quando spiegavamo come programmare con ChatGPT, abbiamo sottolineato che i modelli si comportano meglio proprio quando si chiede loro di assumere dei ruoli ben precisi o di forniscono regole da rispettare pedissequamente.

Disponibilità

Claude 2.1 è ora disponibile tramite API e alimenta anche l’interfaccia di chat su claude.ai sia per gli utenti gratuiti che Pro.

L’uso della finestra di contesto ampia 200.000 token, è riservato agli utenti Claude Pro, offrendo loro la possibilità di gestire file di grandi dimensioni.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti