L’antimalware multipiattaforma open source Clam AntiVirus (ClamAV) passa ufficialmente alla versione 1.1. A sei mesi dalla distribuzione della iterazione 1.0, sviluppata con il contributo di Cisco e grazie a una volenterosa community di sviluppatori, giunge un nuovo aggiornamento che migliora ulteriormente l’esperienza d’uso, facilitando l’identificazione di malware su Linux, macOS, Windows e altri sistemi operativi minori.
Per chi non lo sapesse, ClamAV è un antivirus estremamente semplice che opera senza una GUI ufficiale bensì tramite riga di comando. Con il suo database che si aggiorna automaticamente ogni quattro ore, contenendo oltre 5.760.000 firme di virus, riesce a riconoscere ed analizzare file ZIP, RAR, Gzip, SYS, Tar, HTML, RTF, PDF, ELF e la maggior parte dei formati delle email, conducendo – secondo test del 2022 – scansioni dall’efficacia abbastanza elevata, tra il 60% e l’80% a seconda dei database usati.
Con il passaggio a ClamAV 1.1, ora l’antivirus è in grado di estrarre immagini incorporate all’interno di blocchi HTML CSS in base64; contiene migliorie per l’estrazione del codice e delle firme presenti nei documenti Microsoft Office; aggiunge API alla libreria ClamAV; migliora il sistema di compilazione; include un ampio numero di correzioni dei bug via via rilevati.
Si tratta, in generale, di migliorie – anche minori – implementate in seguito alle richieste da parte degli utenti, i quali hanno segnalato nel corso degli ultimi sei mesi tutti i problemi presenti in ClamAV.
Scaricabile tramite GitHub, il software open source in questione potrebbe essere l’alternativa perfetta ai più blasonati e costosi programmi antimalware presenti sul mercato, concepita per coloro che prediligono soluzioni gratuite, ben funzionanti e sostenute da un gruppo di appassionati con i quali è possibile discutere in qualsiasi momento, offrendo feedback e avendo visibilità sul futuro del servizio.
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