La filosofia “cloud” sta prendendo sempre più piede. Lo conferma anche Cisco in un suo recente studio che evidenzia come il traffico “cloud” sia destinato a crescere di dodici volte entro il 2015 raggiungendo la soglia di 1,6 zettabyte (1021 byte; 1 GB è pari a 109 byte). Sempre secondo quanto si evince dall’analisi dell’ultimo Cisco Global Cloud Index, il “cloud” rappresenterà ben il 51% del carico di lavoro dei datacenter entro il 2014.
Una crescita vertiginosa, insomma, che farà segnare un’ulteriore impennata anche nel corso degli anni seguenti. L’approccio “cloud” viene infatti sempre più visto come un elemento determinante per l’evoluzione dell’information technology” e per la distribuzione di contenuti, soprattutto quelli più impegnativi in termini di spazio occupato e banda (i.e. video, anche in alta definizione).
Gli esperti di Cisco spiegano però come anche oggi (e la tendenza continuerà nel prossimo futuro) la maggior parte del traffico gestito dai centri di elaborazione dati non sia generato dagli utenti bensì dai data center e dai servizi “cloud” stessi che svolgono attività “trasparenti” verso gli utenti quali backup e replicazione. In altre parole, gran parte del traffico si produrrà tra l’uno e l’altro datacenter con lo scopo di ottimizzare il servizio offerto all’utente od alla singola realtà aziendale: il 76% del traffico, infatti, resterà nel datacenter e sarà collegato allo smistamento del carico di lavoro tra le diverse macchine nonché alle attività effettuate in background. “Il 17% del traffico totale lascerà il data center per essere distribuito all’utente, mentre un ulteriore 7% del traffico totale sarà generato tra i data center attraverso attività quali ad esempio il cloud-bursting, la replicazione dei dati e gli aggiornamenti“, si legge nel Cisco Global Cloud Index.
La transizione verso servizi cloud, inoltre, sta spingendo il traffico cloud globale ad un tasso di crescita che è il doppio di quello del traffico data center. Gli esperti di Cisco osservano che rispetto ai data center tradizionali, i data center cloud offrono prestazioni migliori, maggiore utilizzo nonché gestione semplificata. La virtualizzazione è un importante catalizzatore che permette il consolidamento hardware e software, una maggiore automazione e un approccio integrato alla sicurezza.
Anche il traffico tra i data center e gli utente aumenterà notevolmente: Cisco prevede che, soprattutto a causa della sempre più ampia diffusione dei servizio video consumer, il flusso di dati raggiungerà picchi davvero significativi. Si stima che l’ammontare medio del traffico data center per ora durante i periodi di picco, come ad esempio durante la prima serata, cresca di 2 volte e mezzo, creando la necessità di pianificare ulteriore capacità data center e cloud così come di rete. Il modello cloud on-demand si adatta perfettamente per soddisfare questo tipo di richiesta variabile.