Pochi giorni fa è stata rilasciato Linux Mint 22.1 “Xia”, ovvero il nuovo aggiornamento minore dell’ultima versione di Linux Mint. Nelle scorse ore, è invece arrivata un’altra buona notizia per tutti gli utenti di LMDE 6 “Faye”. Infatti, il nuovo ambiente desktop Cinnamon 6.4 è disponibile anche per questa distribuzione. Per chi non lo sapesse, LMDE (Linux Mint Debian Edition) è una variante alternativa di Mint basata su Debian che funge da piano di riserva per gli sviluppatori Mint in caso di sviluppi imprevisti con Ubuntu. LMDE offre il meglio di entrambi i mondi: la rinomata stabilità e affidabilità di Debian, abbinata all’ambiente desktop Cinnamon perfettamente implementato di Mint.
Cinnamon 6.4: come attivare il nuovo ambiente desktop su LMDE 6.4
Per installare Cinnamon 6.4 su LMDE, basta accedere all’Update Manager e cliccare sul pulsante “Refresh“. Apparirà una notifica relativa all’aggiornamento nell’app dedicata. Una volta applicato, l’elenco dei pacchetti in sospeso si aggiornerà automaticamente, compreso il nuovissimo Cinnamon 6.4 ready-to-use. L’update del nuovo ambiente desktop introduce un nuovo tema predefinito con toni più scuri, angoli arrotondati e contrasto aumentato per creare un’estetica elegante e moderna. Inoltre, le finestre di dialogo e gli elementi di visualizzazione sullo schermo riprogettati offrono una visualizzazione più coerente e piacevole. Tra le altre novità vi è anche la compatibilità migliorata con Wayland.
Naturalmente, Cinnamon 6.4 non è l’unica novità in arrivo con LMDE 6.4. Il rinnovato Update Manager (v7.0.5) ora beneficia di un codice multithreading e multiprocessing aggiornato. Un’altra nuova funzionalità molto attesa è la modalità Night Light. Questa è progettata per ridurre l’esposizione alla luce blu e minimizzare l’affaticamento degli occhi durante l’elaborazione notturna. Con il nuovo update LMDE supporta sia Xorg che Wayland e si regola automaticamente in base agli orari locali di alba e tramonto. Infine, va notato che, con questo aggiornamento, LMDE 6 e Mint 22.1 ora sembrano così simili che è quasi impossibile distinguerli a prima vista.