Parte dalla Columbia University un’interessante sfida che accomuna un gruppo di motivatissimi studenti. L’obiettivo è quello di permettere l’esecuzione di applicazioni Apple iOS su Android e viceversa. Il progetto ha già un nome – Cider – ed è stato documentato con un’analisi accademica.
Cider si prefigge di avvicinare due mondi, quello Android e quello Apple iOS, sino ad oggi molto distanti consentendo l’accesso diretto a tutte le risorse del sistema da parte delle applicazioni pensate per una diversa piattaforma.
Il video mostra una versione di anteprima di Cider ben evidenziando come gli sviluppatori statunitensi siano riusciti nell’eseguire app iOS su un dispositivo a cuore Android.
Cider funge da interfaccia tra le applicazioni sviluppate per iOS ed il sistema operativo Android introducendo un “layer di compatibilità” che si fa carico di rilevare le chiamate di sistema traducendole in richieste compatibili con Android.
Ovviamente, il punto più critico resta l’aspetto prestazionale: l’attività di traduzione delle richieste introduce una latenza aggiuntiva che si riflette in un calo di prestazioni. Gli universitari della Columbia sostengono comunque che il calo prestazionale sia modesto e che i risultati sin qui ottenuti siano ancora migliorabili.
Passi in avanti debbono essere compiuti anche sul versante della stabilità: le app provenienti da iOS non possono, ad esempio, utilizzare il modulo GPS, Bluetooth e la fotocamera digitale andando puntualmente in crash.
Il progetto è senza dubbio molto promettente anche perché gli autori di Cider rimarcano come la loro app sia da considerarsi ancora un “prototipo”. Nessuna indicazione sulla possibile data di rilascio di una release d’anteprima.