Google ha annunciato alcune interessanti novità per la prossima versione di Chrome OS, sistema operativo che dall’iniziale approccio totalmente cloud si sta sempre più avvicinando a quanto offrono le soluzioni concorrenti.
Oltre al nuovo hardware, come il recente Pixelbook Go (Google presenta Pixelbook Go, portatile Chrome OS con processore Intel) e l’adesione al “progetto” Chromebook da parte di altri produttori, il miglioramento di Chrome OS è aspetto fondamentale per Google se l’azienda di Mountain View vuole davvero fronteggiare Microsoft sul mercato globale dei PC senza limitarsi a segmenti specifici come il settore education.
Chrome OS 78 sarà la prima versione del sistema operativo a permettere l’utilizzo di desktop virtuali. La novità era già stata “avvistata” lo scorso febbraio esaminando il codice sorgente del sistema operativo e oggi viene confermata ufficialmente.
Si tratta di una caratteristica molto utile che aiuta a separare le varie applicazioni in esecuzione, che potrà essere attivata cliccando su un pulsante nell’angolo in alto a destra dello schermo o utilizzando le scorciatoie da tastiera.
Anche in Chrome OS, quindi, gli utenti potranno trascinare le finestre tra i desktop e passare facilmente tra gli spazi di lavoro virtuali.
Tra le altre novità principali, la possibilità di avviare una telefonata su uno smartphone Android collegato (richiede la sincronizzazione attiva sul browser Chrome), una migliore gestione della stampa (le stampanti supportate saranno rilevate automaticamente senza bisogno di ulteriori impostazioni), una funzione per l’invio di suggerimenti agli sviluppatori di Chrome OS.
Per il futuro sono attese altre novità e, finalmente, a partire da Chrome OS 80, gli utenti dovrebbero poter usare macchine virtuali con la possibilità di scaricare e installare pacchetti APK Android nei Chromebook. Inoltre, come promesso alla Google I/O 2019, i sistemi Chromebook saranno sempre più dei portatili Linux.