I Chromebook sono diventati i computer Linux più popolari sul mercato generalista, almeno se parliamo di PC. Il sistema operativo Google Chrome OS si basa infatti sul kernel Linux e su pacchetti provenienti dalla distribuzione Gentoo. Inizialmente destinato a sistemi di fascia bassa, economici e progettati per il mondo education, i Chromebook sono divenuti sempre più popolari tra professionisti e utenti avanzati grazie anche alle caratteristiche hardware dei modelli più recenti.
Un dato di fatto, comunque, è che i Chromebook stanno diventando sempre più popolari con una platea di utenti che ha competenze molto diverse.
Dopo aver portato le app Android su Chrome OS ed esteso la compatibilità con i programmi Linux, adesso si parla dell’arrivo di nuove funzioni a livello di sistema operativo.
Fino ad oggi Chrome OS non integrava un meccanismo per il ripristino del sistema operativo e delle applicazioni installate come ad esempio quello offerto da Windows 10 e Windows 11 nella finestra Opzioni di ripristino.
I Chromebook erano concepiti come computer essenzialmente cloud-based e lo sono ancora ma le più ampie possibilità di personalizzazione via via introdotte hanno spinto Google a integrare una funziona per il ripristino della configurazione di Chrome OS.
I tecnici dell’azienda di Mountain View stanno lavorando a un meccanismo per ripristinare il sistema integrato a livello di unità di memorizzazione dati interna perché le caratteristiche hardware dei Chromebook ormai lo permettono. Una volta non si era pensato a una soluzione del genere essenzialmente per risparmiare spazio.
Come si evince dalle modifiche che Google ha applicato al codice sorgente di Chromium OS, la piattaforma opensource dalla quale viene derivato Chrome OS, in caso di problemi e dell’impossibilità di accedere normalmente al desktop del Chromebook, il computer utilizzerà un mini-kernel per connettersi a Internet, scaricando e installando una copia del sistema.
Al momento non è dato sapere se le impostazioni personalizzate degli utenti saranno conservate dopo il ripristino ma il sistema rappresenta certamente un passo avanti per gli utenti di Chrome OS che si imbattono in un problema apparentemente irrisolvibile.