Sempre più siti web, sin dalla prima visita, dispongono la comparsa di messaggi di notifica all’interno del browser con il preciso obiettivo di inviare aggiornamenti periodici agli utenti sulle ultime novità pubblicate.
Il fatto è che alcuni siti web usano il sistema di notifica integrato nel browser per esporre periodicamente messaggi indesiderati, fuorvianti o addirittura truffaldini: ne avevamo parlato nell’articolo Notifiche Chrome: quando possono portare all’apertura di pagine indesiderate.
Con il recente rilascio di Chrome 86 i tecnici di Google spiegano di aver integrato un meccanismo che provvede a riconoscere e a bloccare in automatico le notifiche “spam” o comunque tutte quelle che sono state appositamente progettate per trarre in inganno gli utenti.
Il trattamento sarà ancora più severo nel caso dei siti che sono noti per aver precedentemente proposto, attraverso il sistema di notifica di Chrome, contenuti concepiti per favorire la diffusione di malware o portare alla sottrazione delle credenziali degli utenti.
Il servizio Google Safe Browsing, integrato in Chrome, provvederà a tenere traccia delle pagine web che si comportano in modo scorretto e mostrerà agli utenti un avviso (notare la presenza di una campanella con una barra).
Almeno 30 giorni prima dell’applicazione di qualunque restrizione, i gestori dei siti web saranno informati della valutazione di Google attraverso la Search Console, facendo riferimento alla sezione Notifiche intrusive. I webmaster avranno così il tempo materiale per gestire la segnalazione ed evitare il blocco delle notifiche da parte di Chrome.
Maggiori informazioni sono state condivise da Google in questo documento di supporto.