Tanti di noi conoscono il fenomeno del typosquatting ovvero la pratica con cui un soggetto registra un nome a dominio simile a quello legittimo di un altro soggetto con il preciso intento di sfruttare errori di battitura comuni o varianti ortografiche. L’obiettivo degli utenti malintenzionati è ovviamente quello di approfittare dell’errore commesso dalle persone che digitano in modo errato l’URL di un sito Web nella barra degli indirizzi e che finiscono per visitare il dominio allestito dai typosquatters invece di quello legittimo. In un altro articolo abbiamo visto quali sono le caratteristiche di un URL più importanti e su quali aspetti tecnici è necessario concentrarsi.
I typosquatters spesso utilizzano i domini da loro registrati per ingannare gli utenti e condurre attività di phishing o frodi online. Ad esempio, possono creare siti Web simili a quelli delle banche o alle più famose piattaforme ecommerce popolari e cercare di indurre gli utenti a inserire informazioni personali, come password o numeri di carta di credito, che poi possono essere utilizzate per scopi fraudolenti.
Google ha annunciato che la versione desktop di Chrome ora correggerà automaticamente gli errori di battitura commessi nella barra degli indirizzi con il preciso intento di evitare “dar cibo” ai typosquatter e in generale ai criminali informatici. La novità era in realtà già in essere dal 2019 anche se doveva essere attivata agendo sui Chrome flag.
I tecnici dell’azienda di Moutain View hanno rivelato che nei prossimi mesi la stessa funzionalità sarà estesa ai dispositivi mobili: facendo un errore di battitura nella barra degli URL, Chrome ti mostra i suggerimenti su quello che quasi certamente è l’indirizzo corretto che l’utente avrebbe voluto e dovuto digitare.
La società ha annunciato la funzione come parte del Global Accessibility Awareness Day: anche le persone affette da dislessia o coloro che stanno ancora imparando la lingua possono trarre beneficio dalla novità appena integrata in Chrome.