Il browser web di Google sembra destinato ad ampliare le sue funzionalità di base guardando al VoIP ed alle videoconferenze. Una conferma è arrivata, nelle scorse ore, dopo la pubblicazione di un aggiornamento di “Chrome Canary“, la versione sperimentale del browser sviluppato dal colosso di Mountain View. “Canary” è la release di Chrome che, in un certo senso, “precorre i tempi” e che viene generata automaticamente ogniqualvolta il software “Chromium“, browser web opensource da cui viene fatto derivare lo stesso Chrome, subisce un aggiornamento. E’ Serge Lachapelle ad informare circa la novità: “Chrome Canary adesso supporta le chiamate audio e video“, si legge sul blog del progetto “WebRTC“. L’infrastruttura “WebRTC” (“Web Real-Time Communications“), anch’essa sviluppata dai programmatori di Google, mira a definire semplici API JavaScript per l’attivazione e la fruizione delle più evolute funzionalità di comunicazione. I tecnici della società fondata dal duo Page-Brin hanno sfruttato proprio “WebRTC” come base per la costruzione della funzionalità “Hangouts” del social network Google+, in grado di connettere in modalità video sino a 10 utenti contemporaneamente.
Usando le specifiche di “WebRTC“, Chrome Canary si arricchisce oggi di nuove funzionalità per l’effettuazione di chiamate vocali e di sessioni di videoconferenza che, assai probabilmente, saranno quindi estese anche alle versioni stabili di Chrome.
La struttura “aperta” di WebRTC potrebbe permettere ad aziende quali Mozilla ed Opera di integrare le medesime caratteristiche nei propri prodotti.
“La nostra missione è quella di fare in modo che Chrome possa utilizzare RTC attraverso l’impiego di semplici API JavaScript“, aveva dichiarato lo sviluppatore di Google Henrik Andreasson. “Stiamo lavorando alacremente per integrare il supporto per RTC direttamente in Chrome“.
Se la strada tracciata da Google venisse seguita dagli altri vendor di browser web, gli utenti potrebbero fruire di un’unica piattaforma, estremamente interoperabile, che consentirà di avviare conversazioni o videoconferenze indipendentemente dalla soluzione software scelta dai singoli partecipanti.
WebRTC può essere considerato come il frutto dell’acquisizione, datata 2010, di Global IP Solutions (GIPS), società specializzata nella telefonia su IP e negli strumenti per le videoconferenze online.
La nuova piattaforma presentata da Google utilizza due codec audio (figli dell’accordo con GIPS): iSAC ed iLBC. Il primo viene impiegato nel caso in cui l’utente sia equipaggiato con una connessione a banda larga mentre il secondo viene sfruttato nel caso di connessioni a banda più stretta. Sul versante video, Google punta sul suo codec VP8, ottenuto in seguito ad un’altra precedente acquisizione e già adoperato per il progetto WebM.
Numerosi osservatori sono concordi nell’affermare come la nuova tecnologia possa proporsi come acerrima rivale per Skype. Non soltanto perché potrebbe essere abbracciata da altri vendor ma anche perché, grazie alla sua architettura aperta, potrà essere impiegata dagli sviluppatori di applicazioni web e dai gestori dei siti web.
Chrome Canary è una versione sperimentale di Google Chrome al momento disponibile solo per sistemi Windows, prelevabile da questa pagina.