Chrome: blocco delle informazioni su carte di credito se schermo condiviso

Sviluppatori a lavoro sul blocco informazioni in caso di display condiviso: ecco come Chrome contrasta spyware e simili.
Chrome: blocco delle informazioni su carte di credito se schermo condiviso

La condivisione di uno schermo, sebbene sia una funzione utile, può risultare potenzialmente molto pericolosa.

Proprio per questo motivo, come riportato dal sito Bleeping Computer, gli sviluppatori di Google stanno lavorando a una soluzione di sicurezza per quanto concerne Chrome.

Stando a un nuovo flag apparso sul noto browser, lo stesso potrebbe essere in grado di offuscare i campi di moduli ritenuti sensibili, ovvero riguardanti carte di credito e password, se su un dispositivo Android il display risulta condiviso.

La funzione, apparsa nella build per sviluppatori di Chrome Canary, risulta attualmente in fase sperimentale. Ciò significa che non è detto che Google la implementi effettivamente nella versione stabile del browser. In caso di test positivi, il blocco dovrebbe essere disponibile per gli utenti comuni nel corso dei prossimi mesi.

Il blocco delle informazioni con la condivisione dello schermo è utile per contrastare spyware e malware

Sebbene Chrome impedisca già agli utenti di condividere o registrare schermate nel contesto della navigazione in incognito, questo tipo di precauzione potrebbe rappresentare un salto di qualità per quanto concerne la sicurezza in ambiente Android.

Questa soluzione andrebbe infatti a contrastare i tanti malware e spyware che vanno a registrare ciò che accade sul display, con i cybercriminali che sfruttano tale funzionalità per andare a intercettare password e dati riguardanti le carte di credito. Con un sistema di sblocco quando Chrome percepisce che lo schermo è condiviso, questo tipo di minaccia potrebbe diventare inefficace.

D’altro canto, gli sviluppatori a lavoro sul browser stanno ultimamente proponendo anche altre implementazioni molto interessanti. Sempre nel contesto Android, per esempio, è in fase di integrazione un nuovo metodo di passaggio dalla navigazione standard a quella in incognito, molto più rapida rispetto a quanto avveniva in passato. Il tutto senza contare le tante funzioni legate all’IA lanciate all’inizio di quest’anno.

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