Dopo la vendita di ARM a NVIDIA, sfumata tempo fa, SoftBank (proprietaria di ARM) si accinge a introdurre una vera e propria rivoluzione nel mondo dei chip. Sulla base delle precise indicazioni ricevute dai vertici di SoftBank, la britannica ARM si sta organizzando per mettere a punto una divisione dedicata allo sviluppo di chip per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di avviare la produzione di massa nella seconda metà del 2025.
Si tratta di un passaggio importante perché fino ad oggi SoftBank aveva sostanzialmente operato come fondo di investimento mentre, d’ora in avanti, il gigante giapponese potrebbe cambiare pelle e trasformarsi un’azienda vocata allo sviluppo di chip, attività sostenuta dal lavoro degli ingegneri di ARM.
Chip ARM per l’intelligenza artificiale sul mercato a partire dall’autunno 2025
Abbiamo ampiamente parlato delle NPU (Neural Processing Unit) e del loro ruolo nel portare l’intelligenza artificiale in locale, sui dispositivi dei singoli utenti.
Sotto la guida del suo CEO Masayoshi Son, SoftBank si sta preparando a rivoluzionare il settore dei semiconduttori e dell’IA attraverso una serie di mosse strategiche che puntano alla creazione di una nuova divisione specializzata nel campo dei chip per l’IA.
La creazione di un prototipo di chip da parte di ARM (SoftBank detiene il 90% delle sue azioni) è attesa per la primavera del 2025 mentre il lancio del primo chip dell’azienda espressamente vocato alle attività di intelligenza artificiale, sarebbe al momento atteso per la successiva stagione autunnale. L’investimento stanziato da SoftBank è importante: nell’ordine dei 64 miliardi di dollari.
Una volta che la piattaforma per la produzione di massa dei chip per l’IA sarà operativa, questo business potrebbe essere scisso da ARM e diventare operativo come una nuova entità, sempre sotto l’egida di SoftBank.
La produzione di massa dei chip per l’IA sarà gestita da produttori a contratto: SoftBank sarebbe già in trattativa con TSMC e altre aziende che vantano propri stabilimenti, con l’obiettivo di garantire capacità produttiva sufficiente per soddisfare la domanda prevista.
I chip per l’IA prodotti da ARM saranno inizialmente utilizzati nei data center che SoftBank prevede di costruire negli USA, in Europa, in Asia e in Medio Oriente entro il 2026. Questi data center richiederanno enormi quantità di elettricità per essere alimentati, quindi SoftBank potrebbe presto anche entrare nel settore della generazione di energia. Oltre alla costruzione di impianti eolici e solari, SoftBank è impegnata in alcune ricerche sulla produzione energetica tramite fusione nucleare.
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