Verso Technologies ha annunciato il rilascio di una tecnologia in grado di bloccare l’uso di software come Skype, P2P, programmi per lo streaming video e così via. Il CEO di Verso, Monty Bannerman sostiene che, come servizio “free”, Skype starebbe seriamente assaltando i modelli di business di tutti quei provider interessati ad offrire servizi VoIP ai propri clienti. Bannerman soggiunge come molti provider siano interessati a prendere provvedimenti nei confronti di Skype. Secondo il CEO di Verso, Skype ed altre applicazioni P2P genererebbero circa il 30% del traffico complessivo.
Verso non è l’unica azienda che offre soluzioni per il filtraggio ed il blocco “a livello applicazione” di pacchetti Skype o di altri software. Packeteer, ad esempio, mette a disposizione la possibilità non solo di identificare il traffico generato da Skype all’interno della rete ma anche assegnare ai pacchetti bassa priorità.
Secondo quanto riportato da diverse fonti nei giorni scorsi, China Telecom starebbe già tentando di bloccare il traffico di rete generato da Skype.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il blocco del traffico Skype operato da un provider Internet potrebbe contrastare con le leggi vigenti e generare un’azione legale per “unfair restraint of trade“.
Gartner, invece, ha recentemente pubblicato una nota con la quale consiglia alle aziende di stare alla larga da tutti quei servizi VoIP basati su protocolli proprietari (come Skype).
Chi vuol bloccare Skype?
Verso Technologies ha annunciato il rilascio di una tecnologia in grado di bloccare l'uso di software come Skype, P2P, programmi per lo streaming video e così via.