Sam Altman ammette: ChatGPT è troppo lecchino

Sam Altman annuncia aggiornamenti per modificare la personalità di ChatGPT: quella attuale è troppo accondiscendente e adulatrice.
Sam Altman ammette: ChatGPT è troppo lecchino

ChatGPT si prepara a un cambiamento significativo: il suo tono comunicativo sarà meno entusiasta e più neutrale. Lo ha annunciato Sam Altman, CEO di OpenAI, tramite un post su X, rispondendo alle crescenti critiche degli utenti e anticipando l’arrivo di un aggiornamento che modificherà l’atteggiamento del chatbot.

L’aggiornamento, che modificherà il modello GPT-4o, sarà distribuito gradualmente durante la settimana e promette di rendere l’assistente virtuale più diretto e meno “zuccheroso”.

Perché gli utenti sono irritati

Negli ultimi mesi, il tono eccessivamente lusinghiero e prolisso di ChatGPT è stato al centro delle critiche. Molti utenti hanno trovato irritante l’entusiasmo eccessivo del chatbot, specialmente quando cercano risposte rapide e concrete. Queste caratteristiche, pensate inizialmente per migliorare il coinvolgimento, si sono rivelate controproducenti, spingendo la comunità online a trovare soluzioni alternative.

Su Reddit, ad esempio, sono stati sviluppati prompt personalizzati per modificare il comportamento del chatbot. Tra le soluzioni più popolari, il metodo proposto dall’utente TedHoliday che istruisce ChatGPT a “non commentare sulla qualità delle domande e andare direttamente al punto”. Un’altra opzione è l'”Absolute Mode” di MrJaxendale, che elimina del tutto emoji, frasi di transizione e toni conversazionali.

ChatGPT cambierà presto

Guardando al futuro, OpenAI punta a rendere ChatGPT ancora più flessibile e personalizzabile. Secondo quanto anticipato da Sam Altman, gli utenti potranno presto avere risposte più sobrie e meno edulcorate.

Il cambiamento annunciato da Sam Altman e OpenAI segna una svolta importante per la personalità di ChatGPT. Con l’aggiornamento GPT-4o e le future opzioni di personalizzazione, l’assistente virtuale si prepara a rispondere meglio alle esigenze degli utenti, bilanciando efficienza e tono comunicativo. Resta da vedere come queste modifiche saranno accolte dalla comunità, ma le premesse sembrano promettenti per un’IA più utile e meno invasiva.

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