ChatGPT, non solo voce: arriva la condivisione video con chatbot

ChatGPT presenta la condivisione video, per rendere l'AI sempre più parte integrante del mondo reale: come funziona?

L’implementazione della modalità vocale avanzata di ChatGPT è stata una vera e propria rivoluzione per gli utenti del chatbot.

Nonostante ciò, gli sviluppatori di OpenAI sono voluti andare oltre e, nel contesto dell’evento 12 Days of OpenAI hanno presentato una nuova funzione che permette all’utenza di condividere lo schermo e trasmettere video a ChatGPT.

Con la condivisione video, di fatto, è possibile di interagire con il chatbot mostrando ciò che appare su schermo e chiedendo informazioni, chiarimenti e consigli a riguardo. Si tratta di un passo avanti notevole rispetto al caricamento di foto e screenshot, utili per sfruttare al meglio ChatGPT. Per condividere quanto mostrato su display è sufficiente toccare il menu con tre punti e selezionare la voce Condividi schermo.

Un esempio pratico di come la condivisione video con ChatGPT può risultare molto utile? In caso di difficoltà durante il montaggio di una libreria è possibile riprendere la struttura del mobile in fase di costruzione e chiedere chiarimenti all’AI. Il chatbot può poi proporre una guida passo passo, generata sul momento e su misura per il caso specifico. Situazioni simili possono riguardare qualunque tipo di intervento manuale, dall’assemblaggio di un PC a una qualunque riparazione.

Condivisione video ChatGPT: disponibilità e questione privacy

Altre applicazioni possono riguardare persino la cucina, con l’utente che può mostrare all’AI come sta preparando una ricetta e chiedendo se deve cambiare alcuni passaggi.

La condivisione di video con ChatGPT può cambiare in modo sensibile le interazioni tra utenti e chatbot, portando queste a un livello ancora più conversazionale. Anche a livello percettivo, di fatto, questa nuova funzionalità sembra permettere all’AI di “vedere” ciò che è presente nel mondo reale.

Per quanto concerne il discorso privacy, OpenAI tende a rassicurare l’utenza. La funzione non è infatti attiva in automatico e richiede l’intervento dell’utente per l’attivazione.

La nuova funzione è disponibile al momento solo per gli utenti ChatGPT Plus e Pro, con gli abbonati Enterprise ed Education che dovranno attendere ancora un mese per l’implementazione. Al momento non è dato sapere se e quanto questa integrazione sarà disponibile anche per gli account gratuiti.

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