ChatGPT non funziona più con Chrome 129 e con altri browser: perché (Aggiornamento)

L'aggiornamento a Google Chrome 129 ha introdotto un problema che impedisce il corretto funzionamento di ChatGPT. Questo malfunzionamento, legato a restrizioni CORS più severe, riguarda anche altri browser basati su Chromium. Nonostante i server di OpenAI siano operativi, il caricamento delle risorse da domini esterni risulta bloccato. Al momento, l'unica soluzione è utilizzare un browser alternativo come Firefox o versioni precedenti di Edge non superiori alla 128, in attesa di un fix definitivo.
ChatGPT non funziona più con Chrome 129 e con altri browser: perché (Aggiornamento)

Se avete aggiornato all’ultima versione di Google Chrome e da utenti di ChatGPT non riuscite più a utilizzare il popolarissimo chatbot basato sull’intelligenza artificiale, sappiate che siete in buona compagnia. Dopo aver installato Chrome 129, distribuito dall’azienda di Mountain View nelle scorse ore, l’interfaccia di ChatGPT non funziona più e si presenta come in figura.

ChatGPT non funziona più con Chrome

Sgombriamo il campo dagli equivoci: non è un problema di congestione dei server OpenAI. Si tratta di un incidente che ha a che fare con la gestione delle risorse caricate da altri nomi di dominio (ne parliamo più avanti).

Fatto sta che il malfunzionamento di ChatGPT con Chrome 129, confermato dai tecnici di OpenAI, non riguarda soltanto il browser di Google ma anche gli altri derivati dal motore di Chromium. Ad esempio, chi oggi installa la versione Canary di Microsoft Edge sperimenterà lo stesso identico problema.

Questo per dire che finora nessuno si era accorto della cosa ma il problema ribolliva già sotto la cenere: chi ha installato le versioni di anteprima (canale Canary) di Google Chrome aveva già potuto notare lo stesso comportamento con ChatGPT.

Perché ChatGPT non funziona con Chrome 129

Con la distribuzione di massa dell’aggiornamento a Chrome 129, ovviamente, in tanti si sono accorti della problematica non riuscendo più a usare ChatGPT.

Dopo aver caricato la home di ChatGPT, premendo il tasto F12 per accedere agli Strumenti per gli sviluppatori, ci si accorgerà della presenza di una serie infinita di errori 403 (“Forbidden”) strict-origin-when-cross-origin nella scheda Network.

Questo deriva dal fatto che il dominio chatgpt.com richiama tutta una serie di risorse statiche da un secondo dominio: cdn.oaistatic.com.

CORS, acronimo di Cross-Origin Resource Sharing, è un meccanismo di sicurezza utilizzato dai browser per controllare le richieste HTTP effettuate da una risorsa in un dominio diverso rispetto a quello in cui si trova la pagina Web. Si tratta di uno schema essenziale per proteggere gli utenti da attacchi malevoli, come le aggressioni Cross-Site Request Forgery (CSRF), che mirano a inviare richieste non autorizzate ad altre risorse.

Il fatto è che effettuando una verifica, ad esempio, con lo strumento CORS Tester, il dominio di OpenAI sembra apparentemente configurato in modo corretto. Nell’header HTTP è infatti presente la direttiva access-control-allow-origin: * che non pone restrizioni.

A questo punto ipotizziamo che Google abbia introdotto delle restrizioni CORS ancora più severe con il rilascio di Chrome 129, che possono impattare negativamente sul corretto caricamento di alcuni siti Web.

Come risolvere e tornare a usare ChatGPT

Al momento l’unico modo per servirsi di ChatGPT sembra essere l’utilizzo di un browser alternativo, almeno fintanto che Google e OpenAI non avranno risolto il problema.

Per adesso anche lo stesso Microsoft Edge (versione inferiore alla numero 129) funziona correttamente, così come non evidenziano alcun problema con ChatGPT né Firefox (che utilizza un motore proprio, diverso da quello di Chromium) né Opera (release 127).

Aggiornamento: OpenAI ha risolto il problema

OpenAI ha confermato di aver risolto il problema relativo al malfunzionamento di ChatGPT con Chrome 129 e con gli altri browser più aggiornati basati sul motore di Chromium.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Anastasiia Voronina

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