Mentre si discute della capacità di ChatGPT di generare malware, in particolare virus capaci di eludere sistemi di sicurezza avanzati per infiltrarsi su sistemi aziendali e privati, OpenAI aggiorna l’app di ChatGPT introducendo il supporto nativo per iPad, nonché per l’utilizzo di ChatGPT con Siri e Scorciatoie. Operando su tablet ora sarà ancora più semplice sfruttare il chatbot per qualsiasi mansione, sia tramite account gratuito che previo pagamento dell’abbonamento a ChatGPT Plus per accedere a tutte le funzionalità riservate ai clienti Premium.
ChatGPT si aggiorna su iPad
Come ripreso da TechCrunch, a meno di un mese dal rilascio sull’App Store l’app ufficiale di ChatGPT riceve il suo primo grande update. Grazie a quest’ultimo, ora sarà possibile usare il chatbot nella modalità ottimizzata per l’interfaccia del tablet, il che potrebbe portare a un nuovo boom di download del servizio: fino a oggi, difatti, gli utenti in possesso di iPad si sono limitati a utilizzare l’IA di OpenAI tramite browser Web.
Importante notare come, oltre all’iPad, arrivi anche il supporto di ChatGPT per Siri e Scorciatoie. In questo modo, sarà possibile trasformare i propri prompt preferiti in scorciatoie salvando le risposte del chatbot in altre app. Naturalmente, per sfruttare al meglio il chatbot è consigliato l’acquisto del piano ChatGPT Plus, grazie al quale si ottiene l’accesso prioritario durante le ore di punta, si ricevono risposte più rapidamente e si può anche attivare la navigazione su Internet grazie al plugin dedicato.
Fino a oggi ChatGPT su App Store ha riscosso un successo strepitoso: in queste ore nella classifica delle migliori app gratuite si conferma stabile nella Top 10 e gode di una valutazione superiore a 4,7 stelle con oltre 400.000 recensioni. Si stimano poi 7,3 milioni di installazioni in tutto il mondo su iOS, e la cifra aumenterà sensibilmente ora che anche iPadOS risulta ufficialmente supportato. Nel mentre, prosegue la lotta di Apple contro i cloni di ChatGPT, in quanto violano il Codice di condotta degli sviluppatori.