ChatGPT ha causato il crollo della richiesta di freelance online

Freelance, nel settore di scrittura e programmazione le richieste calate del 21%: ecco come proteggere il proprio lavoro.
ChatGPT ha causato il crollo della richiesta di freelance online

L’introduzione massicci dell’Intelligenza Artificiale alla portata di tutti ha, come ampiamente prevedibile, rivoluzionato il settore del lavoro. In alcuni contesti, come quello dei freelance, l’impatto è stato devastante.

Secondo un rapporto creato con una collaborazione dell’Imperial College Business School, con la Harvard Business School e con l’Istituto tedesco per la ricerca economica, la domanda di freelance digitali nell’ambito di scrittura e programmazione ha registrato un calo del 21% dal lancio di ChatGPT.

Lo studio in questione ha esaminato due milioni di offerte di lavoro, prendendo in esame 61 paesi in un lasso di tempo che va da luglio 2021 allo stesso mese del 2023. Dal momento del lancio del famoso chatbot, sono però diversi i settori legati al digitale ad aver pagato dazio. Nell’ambito di grafica e modellazione 3D, per esempio, il decremento è stato del 17%.

Il dottor Xinrong Zhu, impegnato nella ricerca appena illustrata, ha dichiarato come ChatGPT abbia avuto un enorme impatto sui posti di lavoro. Per molte aziende, il passaggio dall’ingaggio di freelance all’utilizzo di strumenti legati all’IA generativa è stata pressoché immediata, anche se la qualità del lavoro ottenuto resta comunque da verificare.

Per l’esperto, comunque, vi sono anche notizie positive. Stanno infatti emergendo nuove figure richieste, come liberi professionisti specializzati in lavori fino, a poco tempo fa neanche immaginabili, che riguardano le interazioni con l’IA. Di certo, a livello dei grandi numeri, l’introduzione di questa tecnologia ha comunque contribuito a lasciare senza lavoro un numero considerevole di persone.

ChatGPT e IA: come i freelance possono proteggersi?

Secondo Xinrong Zhu, buona parte dei lavoratori nell’ambito digitale vi è ancora tempo per potersi salvare.

Allo stato attuale, la più grande speranza è legata ad ambiti in cui la creatività umana e l’intelligenza emotiva non sono ancora sostituibili. Stiamo parlando di contesti in cui strategia, problemi complessi e situazioni simili non lasciano (per ora) grande spazio di manovra all’IA. Per quanto riguarda gli insegnanti scolastici, per esempio, un’applicazione corretta è sempre più diffusa.

Inoltre, va anche tenuto conto dei vantaggi di questa tecnologia, se applicata per aumentare la produttività. Di certo, l’IA sarà un aspetto sempre più fondamentale della nostra vita e, in qualche modo, resta necessario imparare a coesistere con essa.

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