OpenAI ha affrontato un altro prolungato blackout dei suoi servizi, con ChatGPT e Sora che nella serata di ieri 26 dicembre sono risultati inaccessibili per diverse ore. Il tutto è iniziato intorno alle 19.30 italiane, con le piattaforme che sono tornate attive a pieno regime dopo un’attesa durata più di quattro ore.
Questo è il secondo episodio di downtime per OpenAI avvenuto nel solo mese di dicembre, il che sta sollevando preoccupazioni tra gli utenti riguardo all’affidabilità dell’infrastruttura proposta dalla compagnia.
Durante l’interruzione, molti utenti hanno ricevuto messaggi di errore quando tentavano di accedere a ChatGPT e Sora. Secondo quanto riportato da TechCrunch, OpenAI ha attribuito il problema a un fornitore upstream, senza fornire ulteriori dettagli. Curiosamente, alcuni servizi popolari che adottano l’API di OpenAI (come Perplexity e l’AI di Siri) non sembrano aver avuto alcun tipo di problema in questo frangente.
Down servizi OpenAI? Un dicembre nero per la compagnia
Le attività sono riprese, sebbene parzialmente, intorno alle 22.30. In quel frangente però, come sottolineato da OpenAI, gli utenti hanno riscontrato ancora rallentamenti e altri problemi.
Questo preoccupante blackout segue un’interruzione simile avvenuta due settimane prima, quando OpenAI ha indicato come causa un malfunzionamento di un nuovo servizio di telemetria. In quel caso, il disservizio è durato circa sei ore. Questi due casi non sono di certo una consuetudine per la compagnia che, salvo qualche breve interruzione, non ha mai affrontato malfunzionamenti di grave entità.
Questi blackout sono un campanello d’allarme significativo. Con il boom dell’AI e l’utilizzo sempre più intenso di questi servizi, interruzione di questi tipo possono avere esiti catastrofici sul lavoro di milioni di persone. A questo punto, sia comuni utenti che professionisti del settore attendono con interesse le dichiarazioni ufficiali di OpenAI riguardo quanto accaduto e garanzie concrete affinché ciò non si ripeta in futuro.