Andare in cerca di app al di fuori di Google Play è pericoloso, come risaputo tra gli utenti di Android. Questo fenomeno, però, resta comunque alquanto comune.
A lanciare l’allarme, sottolineando ancora una volta quanto sia pericoloso non affidarsi alla piattaforma ufficiale, è nientemeno che il capo di Google Sundar Pichai, che si è espresso apertamente in tal senso.
Per sua natura stessa, Android è un sistema operativo molto più aperto rispetto ad Apple. Questo è un vantaggio in termini di potenzialità delle app ma, di contro, lascia anche delle brecce nel comparto software che possono essere sfruttate dai cybercriminali.
In occasione della recente udienza in tribunale, per una controversia tra Google ed Epic Games, Pichai ha voluto ancora una volta sottolineare tale concetto. A tal proposito, il capo del colosso di Mountain View, ha lasciato intendere che in futuro potrebbero presentarsi condizioni più limitanti per la libertà d’azione dell’utente. Lo stesso Pichai ha accennato riguardo l’intenzione di aggiungere una qualche forma di protezione aggiuntiva, in modo che Android resti un ambiente sicuro.
Epic Games contro Google Play: tra sicurezza e libertà d’azione per gli sviluppatori
La causa appena citata è in qualche modo collegata con il tema trattato. Epic Games ha citato in giudizio Google nel 2020 per la commissione del 30% che il colosso pretende dalle transazioni effettuate nello store e su tutti gli acquisti in-app.
Epic Games sostiene che la “vetrina digitale” di Google, preinstallata su ogni dispositivo Android con accesso servizi come YouTube, Gmail e Google Maps, costituisce un vero e proprio monopolio. Lo sviluppatore di Fortnite pretende che Google renda più accessibili gli app store di terze parti, contribuendo a rendere Android più accogliente nei confronti degli sviluppatori.
Dall’altra parte della barricata, Google fa proprio leva sulla questione sicurezza, anche forte degli innumerevoli casi di file APK e store esterni che si sono resi protagonisti di attacchi informatici di vario tipo. Di certo, la situazione appare alquanto spinosa, anche perché in gioco è la sicurezza dell’utenza.