Al momento, i motori di rendering Web utilizzati nei vari browser sono limitati a tre: c’è Blink di Chrome, Edge, di Chromium e di tutti i browser da esso derivati; c’è WebKit di Apple Safari e Gecko di Firefox, affiancato da tempo e in parte sostituito da Quantum. Il progetto Gosub è nato dall’insoddisfazione per lo stato attuale dei browser Web. Anche se il mercato sembra offrire molteplici opzioni, la maggior parte di esse è basata su pochi motori, concedendo un controllo eccessivo del Web a poche aziende.
Scrivere un motore di rendering, tuttavia, rappresenta una sfida tecnica complessa che richiede competenze avanzate in diverse aree: dai protocolli Web agli standard, fino all’architettura delle CPU. Il team di Gosub cerca il supporto della comunità per accelerare lo sviluppo e creare un motore che possa realmente competere e sfidare i giganti del settore, contribuendo a rendere il Web più libero e accessibile a tutti.
Lo stato attuale di Gosub
Il motore Gosub è ancora in una fase embrionale, ma ha già raggiunto traguardi significativi. Il parser HTML riesce già a interpretare correttamente il codice HTML5, mentre il parser CSS è ancora in una fase concettuale. Attualmente, Gosub utilizza il motore JavaScript V8 di Google, ma l’obiettivo è quello di rendere il progetto altamente modulare, permettendo agli sviluppatori di scegliere il motore JavaScript che preferiscono, in futuro. La modularità di Gosub si estende anche alla pipeline di rendering: l’idea è quella di permettere agli sviluppatori di personalizzare facilmente i propri componenti.
I dettagli sullo stato di sviluppo di Gosub sono disponibili nella pagina ufficiale del progetto, mentre il codice sorgente è condiviso su GitHub.
Concorrenza e opportunità
Oltre a Gosub, registriamo la nascita di altri motori emergenti che cercano di ridefinire il panorama dei browser. Un esempio è Servo, un motore di rendering HTML basato su Rust, originariamente sviluppato da Mozilla. Dopo un periodo di stallo, nel 2023 il progetto ha ricevuto nuovi finanziamenti, portando a un rinnovato slancio nello sviluppo. Entro la fine di quest’anno è previsto il rilascio di una versione per Android.
Un altro progetto interessante è Ladybird, nato come browser interno per il sistema operativo SerenityOS. Con l’aiuto di finanziamenti importanti, Ladybird è stato separato dal sistema operativo per diventare un progetto autonomo, accelerandone lo sviluppo.
Gosub si inserisce nello stesso solco, presentandosi come promettente alternativa nel panorama dei motori di rendering Web e affrontando direttamente la necessità di una maggiore apertura e modularità. Anche se ancora in fase di sviluppo, la visione sulla quale si basa Gosub riflette l’impegno per un futuro del Web più equo e decentralizzato.
Credit immagine in apertura: iStock.com – filo