Uno dei programmi storicamente più apprezzati dagli utenti di Windows era certamente CCleaner. Usiamo l’imperfetto perché, nonostante l’applicazione vantasse ottime recensioni fin dalla data di debutto della prima versione, nel lontano 2003, tra il 2018 e il 2019 qualcosa si è rotto nel rapporto con gli utenti.
A metà del 2017 Avast acquisì Piriform ovvero la software house sviluppatrice di CCleaner e di altre note utilità. L’anno seguente un gruppo di criminali informatici riuscì a sostituire la versione originale dell’applicazione con una dannosa agendo sui server dell’azienda e nel 2020 destò scalpore la raccolta di dati effettuata senza il consenso degli utenti.
Da allora Piriform assunse un impegno preciso e spiegò che avrebbe risolto ogni problematica in sospeso cercando di riguadagnare la fiducia degli utenti.
Dopo i precedenti “scivoloni”, CCleaner è tornato un software decisamente più affidabile anche se la mancata condivisione del codice sorgente (non è un progetto open source) resta un problema per molti utenti.
CCleaner 6.0 è l’ultima versione del software che Piriform ha appena iniziato a distribuire attraverso i suoi server: l’abbiamo provata e al momento non viene proposta l’installazione di alcun software aggiuntivo o potenzialmente inutile come accaduto in passato e come segnalava lo stesso Microsoft Defender. Fa eccezione il browser sviluppato da Piriform che comunque è possibile evitare di caricare sul sistema togliendo la spunta dall’apposita casella.
CCleaner: la novità rappresentata da Ottimizzazione prestazioni
Con il lancio della nuova major release di CCleaner, il programma integra la funzione Ottimizzazione prestazioni.
Abbiamo visto che il sistema operativo Microsoft già offre di default tutti gli strumenti per velocizzare Windows. Al limite è possibile guardare anche ad Autoruns, Windows Performance Analyzer e BootRacer (i primi due software Microsoft) per misurare il tempo di avvio del PC, riconoscere e rimuovere eventuali programmi inutili.
Lo stesso Task Manager di Windows aiuta a capire cosa c’è in esecuzione e quali applicazioni stanno impattando di più sul funzionamento del sistema operativo (ad esempio impegnando il processore, la memoria RAM, il disco, la rete, la GPU).
Ottimizzazione prestazioni di CCleaner utilizza però un approccio diverso: dopo una scansione iniziale, l’utilità non chiude i programmi in esecuzione ma provvede a sospenderli evitando che essi consumino memoria e risorse macchina.
La funzione non chiude i programmi: semplicemente evita qualunque attività in background. Di recente abbiamo visto come farlo con gli strumenti di Windows 11 per il risparmio della batteria ma mentre essi intervengono soltanto sulle app scaricate attraverso il Microsoft Store, CCleaner lavora su qualunque tipo di applicazione senza causare perdite di dati.
Purtroppo tra le varie versioni di CCleaner al momento disponibili non c’è ancora la versione 6.0 portable dell’applicazione.