Se i ransomware sono un fenomeno globale, capace di creare veri e propri sconvolgimenti a livello internazionale, pochi territori sono colpiti quanto gli Stati Uniti.
Nel contesto degli states, infatti, tale tipo di minaccia sta assumendo dimensioni enormi, con gruppi di hacker che prendono di mira tanto aziende private quanto entità pubbliche, soprattutto ospedali e istituti scolastici.
Proprio nel contesto delle scuole pubbliche, la situazione appare alquanto preoccupante. Non per niente, nella giornata di ieri si è tenuto alla Casa Bianca il primo summit sulla sicurezza informatica e sugli attacchi ransomware rispetto agli istituti scolastici.
Questa iniziativa, senza precedenti, arriva dopo una serie di attacchi hacker che hanno visto il furto di dati sensibili degli studenti. Si parla di cartelle cliniche, valutazioni psichiatriche e tanto altro.
A tal proposito, si è espressa anche la first lady Jill Biden “Se vogliamo salvaguardare il futuro dei nostri figli, dobbiamo proteggere i loro dati personali“.
Ransomware e scuole pubbliche: negli Stati Uniti è emergenza
Numeri alla mano, le scuole pubbliche sono sotto il mirino dei ransomware: si parla di 48 distretti colpiti in questo 2023, già tre in più di tutti quelli registrati nell’intero 2023 (secondo Emsisoft). Quasi un distretto statunitense su tre era stato violato entro la fine del 2021, secondo un sondaggio del Center for Internet Security, un’organizzazione no profit finanziata dal governo federale.
Di questi, la maggior parte ha subito un furto di dati. Secondo le informazioni raccolte, gli autori degli attacchi sarebbero di lingua russa. Secondo il vice consigliere per la sicurezza nazionale Anne Neuberger “Lo scorso anno scolastico, le scuole in Arizona, California, Washington, Massachusetts, West Virginia, Minnesota, New Hampshire e Michigan sono state tutte vittime di gravi attacchi informatici“.
Un rapporto dell’ottobre 2022 del Government Accountability Office, un’agenzia federale di sorveglianza, ha rilevato che più di 1,2 milioni di studenti sono stati colpiti solo nel 2020. Oltre ai danni personali, questo tipo di attacco va ad influire anche sulla regolarità delle lezioni: secondo gli studi, si parla di una perdita di apprendimento che va da tre giorni a tre settimane.