Venerdì scorso è stato confermato un furto di dati avvenuto presso Global Payments, una società americana partner di Visa e MasterCard. L’aggressione, posta in essere nell’arco di circa un mese, tra il 21 gennaio ed il 25 febbraio scorsi, avrebbe permesso ai malintenzionati di rastrellare numeri di carte di credito e codici di autorizzazione oltre ad altri dati che consentirebbero di procedere alla contraffazione delle carte.
Sebbene non sia ancora chiara la portata dell’incidente occorso, i responsabili del credit card processor statunitense Global Payments sono intervenuti con le prime dichiarazioni ufficiali chiarendo che il problema riguarda esclusivamente alcuni clienti residenti in Nord America e che le carte di credito prese di mira potrebbero arrivare ad un numero non lontano dal milione e mezzo. Un dato che appare molto diverso dalla stima diffusa da Visa che parlava di 50.000 casi.
I responsabili di Global Payments hanno comunque voluto gettare acqua sul fuoco: sulla base delle indagini che sono state compiute sino ad oggi, l’incidente è stato valutato come piuttosto “contenuto”. Si fa infatti solamente riferimento alla sottrazione dei numeri delle carte di credito: secondo il credit card processor, gli aggressori non sarebbero riusciti ad impossessarsi di altre informazioni quali, ad esempio, dei nome dei titolari delle carte e dei loro indirizzi.
Global Payments, che solo lo scorso anno avrebbe gestito 120,6 miliardi di dollari per quanto riguarda il business delle carte di credito Visa e MasterCard, opera come una sorta di intermediario fra chi vende la merce e le banche. Al momento non è ancora chiara l’origine dell’attacco.