Sono ormai tantissime le aziende, tech e non, ad aver adottato il lavoro da remoto. Per ovvi motivi, il boom c’è stato durante la pandemia di COVID-19, ma in quell’occasione sono emersi degli aspetti positivi che non sono passati inosservati. In totale controtendenza c’è però Nothing, il cui CEO e fondatore Carl Pei ha invitato i suoi dipendenti a recarsi almeno cinque giorni alla settimana in ufficio. Il motivo? Spingere su crescita e innovazione.
Nothing, stop al lavoro ibrido: il CEO Carl Pei spiega perché
La lunga e dettagliata comunicazione di Pei è stata inoltra via email ai 450 dipendenti di Nothing e poi è stata condivisa pubblicamente sul web, e più precisamente su LinkedIn. L’imprenditore nato nel 1989 a Pechino e noto anche per aver co-fondato OnePlus, spiega che, per quanto riguarda il quartier generale di Londra, la decisione è stata presa perché il lavoro ibrido “non è adatto al nostro tipo di business e non ci aiuterà a realizzare pienamente il nostro potenziale come azienda”.
L’imprenditore indica poi le tre principali ragioni per cui il lavoro ibrido (e ovviamente anche quello interamente da remoto) è incompatibile con le esigenze dell’azienda:
- Nothing è un’azienda che produce hardware (smartphone e auricolari) ed è necessario che tutti i team coinvolti (progettazione, ingegneria, produzione e controllo) lavorino sempre a stretto contatto. Questo, ritiene Pei, non può avvenire da remoto.
- Creatività e innovazione sono elementi su cui Nothing punta molto e non possono essere efficacemente sviluppati da casa.
- Il lavoro da remoto non può consentire all’azienda di muoversi rapidamente in un mercato sempre più competitivo.
Pei definisce questa decisione “controversa” e mette in conto che alcuni dipendenti potrebbero non essere in linea con essa. Cosa dovrebbero fare dunque queste persone? L’unica soluzione è trovare altro, ovvero trovare un’azienda che possa offrire loro un ambiente di lavoro più congeniale. «Sappiamo che questa non è la configurazione ideale per tutti, e va bene così. […] Voi dovreste trovare un ambiente in cui prosperare, noi dobbiamo trovare persone che vogliano fare tutto il possibile con noi nei decenni a venire», conclude il CEO di Nothing.