Spesso ci chiedono come sia possibile bloccare le chiamate effettuate da call center particolarmente aggressivi e irrispettosi dei soggetti oggetto dei contatti. Abbiamo spesso affrontato l’argomento (Call center fuorilegge protagonisti in Italia di una serie di campagne phishing) rilevando come le chiamate indesiderate vengano effettuate anche verso numerazioni iscritte nel registro delle opposizioni (vedere Chiamate indesiderate dai call center: il Registro delle Opposizioni sarà migliorato).
Con i dispositivi mobili non è complesso né stabilire l’identità di chi sta effettuando chiamate telefoniche indesiderate (spam telefonico) né di coloro che chiamano con numerazioni mobili o sconosciute: Chi chiama da un numero telefonico non presente in rubrica.
Alcuni dei servizi che abbiamo presentato nell’approfondimento Cercare numero di cellulare e risalire al nome dell’intestatario al paragrafo Velocizzare la ricerca da browser web, possono però essere tranquillamente utilizzati anche per risalire ai servizi di call center che stanno effettuando una chiamata su una numerazione di telefonia fissa.
Usare strumenti come Tellows e Chistachiamando anche da browser web aiuta a discernere le chiamate normali da quelle provenienti da call center aggressivi che cercano ripetutamente, in maniera spesso davvero estenuante, un contatto telefonico, spesso per vendere prodotti, servizi o per ricerche di mercato.
Posto che l’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali accetta le segnalazioni di chiamate spam ricevute su numerazioni iscritte nel registro delle opposizioni (questo il modello da utilizzare), ci sono altri strumenti per venire incontro alle esigenze di coloro che ricevono in continuazione chiamate indesiderate.
Chi possedesse un vecchio sistema dotato di modem integrato con supporto per l’identificazione del chiamante, un modem 56K USB e, meglio ancora, anche una Raspberry Pi, può approntare un meccanismo per filtrare le chiamate indesiderate provenienti dai call center.
Chris Murphy ne aveva parlato anni fa in questo utile post e più di recente aveva affrontato il tema il gruppo di appassionati RaspiBO.
Il concetto è semplice: configurando un PC dotato di modem integrato oppure di modem USB con supporto CID o, ancora, una scheda Raspberry Pi si può confrontare il numero telefonico del chiamante con una blacklist quindi rigettare la chiamata in arrivo oppure riprodurre il segnale fax o, ancora, un file sonoro contenente un messaggio audio.
Dal momento che nel frattempo le cose sono un po’ cambiate, la nostra idea, alla quale stiamo lavorando, è quella di sviluppare un meccanismo che permetta di interrogare i database di Tellows e Chistachiamando in modo da ottenere in tempo reale un’indicazione attendibile sull’identità di ciascun numero chiamante.
Va detto che in ogni caso il telefono squillerà almeno una volta perché in Italia l’FSK del caller ID (ovvero del numero telefonico chiamate) viaggia sulla rete tra il primo e il secondo squillo.
Utilizzando NCID (Network Caller ID) e un client Python come NCIDmon è comunque possibile creare un sistema cross-platform che permetta di rilevare le numerazioni telefoniche in ingresso e interrogare i database di terze parti disponibili online.
In alternativa professionisti e utenti aziendali possono eventualmente acquistare un PBX evoluto come il Grandstream Networks UCM6202 che supporta già Asterisk, dispone di porte PSTN e può essere programmato in maniera tale da svolgere opportune verifiche sulle numerazioni chiamanti (ad esempio usando le Macro).