I processori Intel Xeon Scalable di quarta generazione sono conosciuti con il nome di Sapphire Rapids. Intel ci ha scommesso tanto per recuperare il terreno perso rispetto all’offerta AMD EPYC e ha promesso prestazioni convincenti. Tanto che si parla di un fattore 3x per quanto riguarda le migliorie nel rapporto tra prestazioni e Watt consumati. Eppure un bug nei processori Sapphire Rapids sembra destinato a introdurre nuovi ritardi.
Intel ha infatti comunicato di aver temporaneamente arrestato le spedizioni dai suoi stabilimenti. Il problema che ha indotto la società di Santa Clara alla dolorosa decisione risiede in un bug che interessa esclusivamente i processori Xeon Medium Core Density (SPR-MCC) di quarta generazione.
Bug in alcuni processori Intel Sapphire Rapids: di che cosa si tratta
Il bug in questione fa sì che questi processori smettano di funzionare in determinate condizioni, ma non sembra influire sul funzionamento di tutti i software commerciali utilizzati per sottoporre a test le varie unità. La restante fetta di processori Xeon con una maggiore o minore densità di core (XCC e HBM) non è interessato dalla problematica.
Intel ha ammesso in queste ore di aver precauzionalmente sospeso la spedizione di alcuni processori SPR-MCC. L’obiettivo è provare con la massima cura la soluzione già sviluppata a mitigazione del bug, già implementata a livello di firmware. Arriva quindi la conferma che, non appena le spedizioni riprenderanno, il problema potrà essere corretto con un aggiornamento del BIOS per le schede madri compatibili.
Gli ingegneri di Intel hanno inoltre assicurato che il problema non influirà sulle prestazioni del processore, come invece spesso accade quando risulta necessario risolvere problematiche a basso livello.
Come si vede nell’immagine (fonte: Intel), i processori Sapphire Rapids utilizzano due diversi design: il package XCC poggia su quattro tile (die) per creare un singolo chip mentre il package MCC usa un singolo die monolitico. Il design MCC è adottato da Intel per i chip fino a 32 core, che rappresentano il maggior numero di esemplari venduti, mentre le varianti XCC vengono utilizzate per i chip che constano di 36-60 core.
Gli “errata” ovvero errori e anomalie che si verificano nella progettazione e nell’implementazione di un processore sono piuttosto comuni. Di recente è stato scoperto un bug che porta gli EPYC Rome a bloccarsi dopo 1044 giorni di funzionamento. In questo caso, però, il problema scovato da Intel sembra essere piuttosto rilevante per aver indotto l’azienda a sospendere le spedizioni ai clienti.