ByteDance, l’azienda cinese che gestisce la nota app TikTok, ha confermato di aver licenziato quattro dipendenti di spicco. Stando a quanto riferito, infatti, i quattro avevano posto in essere un’attività volta a monitorare la posizione geografica di alcuni giornalisti statunitensi.
I sospetti di alcune testate (del problema aveva parlato per prima Forbes già alcuni mesi fa) sono stati confermati dalla presa di posizione di ByteDance che, giustificando l’allontanamento dei dipendenti, ha fatto riferimento a ripetute violazioni del codice di condotta aziendale. “In questo caso le persone (adesso allontanate, n.d.r.) hanno abusato del loro ruolo per ottenere l’accesso ai dati degli utenti di TikTok“, ha osservato Erich Andersen, uno dei responsabili della piattaforma in un’email condivisa con proprio con Forbes.
I giornalisti che erano stati posti sotto sorveglianza, come riportano varie fonti, sembravano indagare sulle possibili relazioni tra TikTok e il governo cinese. Erano inoltre probabilmente in possesso di alcune informazioni interne della società.
“Questo è un attacco diretto all’idea di una stampa libera e al suo ruolo fondamentale in democrazia“, ha commentato Randall Lane, chief content officer di Forbes. “Attendiamo una risposta diretta da ByteDance, poiché il problema emerso solleva domande fondamentali su cosa stanno facendo con le informazioni che gli utenti di TikTok forniscono“.
Stando a quanto emerso i quattro dipendenti licenziati avrebbero utilizzato gli indirizzi IP pubblici utilizzati dai giornalisti sui loro dispositivi personali nel tentativo di risalire alla loro posizione fisica. Come abbiamo visto, infatti, il solo indirizzo IP pubblico può essere utilizzato per stimare la posizione geografica di alcun utente: basta usare il servizio Maxmind Locate My IP Address per rendersene conto. Anche i risultati delle ricerche Google vengono personalizzati sulla base dell’IP pubblico: basta effettuare un’interrogazione e scorrere la pagina fino in fondo per trovare quest’informazione.
Ora, va detto che l’app TikTok usa i servizi di geolocalizzazione per rilevare in modo preciso la posizione dell’utente: non si capisce quindi perché i dipendenti dell’azienda si siano limitati, almeno stando a quanto dichiarato, al solo indirizzo IP pubblico.
Certo è che ultimamente TikTok è spesso al centro di furiose polemiche: Consumer Reports aveva puntato il dito contro i pixel usati per monitorare gli utenti, anche senza aver installato l’app; gli Stati Uniti stanno invece per approvare una norma che vieterebbe ai dipendenti governativi di usare l’app TikTok, almeno sui dispositivi di proprietà statale.