Firefox sta provando a rosicchiare quote di mercato ai danni di Chrome giocando la carta delle performance. Gli sviluppatori di Mozilla stanno lavorando da tempo, infatti, a Quantum Flow, progetto che mira a rendere Firefox più veloce e utilizzabile anche con elevati carichi di lavoro.
Già con Firefox 53 buona parte del rendering degli elementi grafici contenuti nelle pagine web era stato spostato sulla GPU: Firefox 53 integra Quantum Compositor e sposta sulla GPU la gestione degli elementi grafici.
Da un paio di versioni a questa parte, Firefox è ancora più snello: le schede aperte che non sono più oggetto di consultazione da parte dell’utente vengono temporaneamente “scaricate” dalla memoria.
Dietrich Ayala, ingegnere Mozilla, si è “divertito” ad aprire contemporaneamente centinaia di schede usando un MacBook: il risultato è che Firefox 51, per esempio, ci ha messo quasi otto minuti per gestire quasi 1.700 schede mentre Firefox 55 e Firefox 56 sono riusciti nell’intento in appena 15 secondi.
Inoltre mentre per eseguire l’operazione Firefox 54 ha impegnato, complessivamente, 2 GB di memoria, Firefox 55 e 56 hanno usato appena 500 MB di RAM.
Firefox 55 e 56 non sono stati ancora rilasciati nelle versioni definitive: sono adesso distribuite attraverso i canali nightly di Mozilla.
Ovviamente nessuno terrà simultaneamente aperte 1.700 schede contenenti altrettante pagine web ma Ayala spiega che il test aveva come obiettivo quello di evidenziare quanti sforzi siano stati compiuti in Firefox per migliorare significativamente le prestazioni.