Quando si parla di browser, il pensiero della maggior parte della community va ai nomi più comuni, come Google Chrome, Safari e Firefox. Ma la scelta è ben più ampia, si potrebbero infatti citare Opera, DuckDuckGo e Brave, ad esempio. E a proposito di quest’ultimo, la società che lo distribuisce ha segnalato un forte aumento delle installazioni su iPhone nei paesi dell’Unione Europea. Questo boom è stato registrato subito dopo il rilascio di iOS 17.4, che consente agli utenti di scegliere un browser web diverso da Safari come principale.
Brave: boom di installazioni su iPhone dopo il rilascio di iOS 17.4
In UE, tutti coloro che usano un iPhone e hanno installato l’ultima versione del software avranno certamente notato una inedita schermata alla prima apertura di Safari. Attraverso questa è possibile scegliere il browser predefinito da una lista stilata da Apple. Queste opzioni sono essenzialmente quelle più gettonate su App Store, e sì, c’è anche Brave.
Con un post su X Brave Software, Inc. ha condiviso un grafico che mostra il numero di installazioni del proprio browser sui dispositivi iOS da gennaio a inizio marzo. Come si può notare, le installazioni sono schizzate da 7.000 a più di 11.000 subito dopo il rilascio di iOS 17.4 (6 marzo).
Also, some users have asked what the graph would look like with the Y Axis going all the way to zero. Please see the below image. pic.twitter.com/wbEFK16xHv
— Brave (@brave) March 13, 2024
«Coloro che difendono il monopolio sostengono che chi lo detiene offre dei prodotti migliori. Ma come potete vedere, quando i consumatori hanno la possibilità di scegliere il browser su iOS, scelgono alternative a Safari», si legge in un post successivo.
Poi la stoccata a Google: «Forse è per questo che Google non ha ancora implementato una schermata di scelta simile su Android».
La novità di cui parla l’azienda con il logo di un leone è stata introdotta da Apple per conformarsi al DMA, il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali. Tra le altre modifiche al sistema operativo di iPhone c’è anche la possibilità di scaricare applicazioni da marketplace alternativi e direttamente dai siti web.