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Uno dei produttori di stampanti che più si è distinto negli anni per la sua politica permissiva è certamente Brother. Le stampanti a marchio Brother erano infatti considerate una scelta sicura per tutti coloro che volevano evitare problemi di DRM (Digital Rights Management) legati alle cartucce di inchiostro, comuni nei dispositivi di altri brand. La situazione sarebbe cambiata, in peggio, con il famoso esperto di tematiche legate al diritto alla riparazione, Louis Rossmann, che descrive il nuovo scenario.
Le nuove versioni del firmware per le stampanti Brother, spiega Rossmann, bloccano l’uso delle cartucce di inchiostro non originali e in alcuni modelli impediscono anche la corretta calibrazione del colore allorquando risultassero in uso inchiostri di terze parti. Questi aggiornamenti del firmware non vengono sempre annunciati e Rossmann consiglia di tenere le stampanti disconnesse da Internet per scongiurare update forzati.
Più difficile effettuare un ripristino del firmware precedente sulle stampanti Brother
Il quadro risulta ancor più complesso se si tiene in considerazione il fatto che Brother sembra rimuovere, dalle pagine di supporto pubblicate sul sito Web ufficiale, tutte le precedenti versioni del firmware. Ovvero le release che non effettuavano alcun controllo sulle cartucce utilizzate nel dispositivo.
Gli utenti che volessero tentare un rollback ossia il ripristino del firmware precedente sono quindi oggettivamente in difficoltà, non disponendo più del software per procedere in tal senso.
Senza mezzi termini, Rossmann descrive la mossa come un tentativo di limitare la libertà di scelta dei consumatori, riducendo la possibilità di mantenere i propri dispositivi aggiornati senza rinunciare alla compatibilità con materiali di consumo di terze parti.
Nella sua analisi, lo youtuber ed esperto di riparazione dei dispositivi, con il preciso obiettivo di allungarne la vita ed evitare di aumentare il volume dei rifiuti RAEE prodotti annualmente, osserva anche che cambiamenti importanti come quelli che stanno investendo i possessori di stampanti Brother dovrebbero essere annunciati e documentati in modo trasparente.
Invece di chiudere gli ecosistemi, si dovrebbe guardare sempre al rispetto dei diritti dei consumatori, mettendoli altresì nelle condizioni di riparare i dispositivi acquistati in modo indipendente, senza alcun tipo di obbligo.
Credit immagine in apertura: Brother