Abbiamo già detto che WiFi 6 non è indispensabile, per vari motivi. Una rivoluzione per gli standard wireless è invece attesa con l’approvazione delle specifiche WiFi 7 (802.11 be).
Cos’è WiFi 7 e perché sarà rivoluzionario lo abbiamo già spiegato: in breve aumenteranno le prestazioni e la stabilità della connessione wireless grazie alla possibilità di usare canali larghi 320 MHz con la possibilità di gestire fino a 9,6 Gbps con i dispositivi WiFi 7 4×4.
Grazie alla nuova modulazione 4096-QAM si potranno ottenere fino a 40 Gbps (ovvero ben 5 GB/s) sulla banda dei 6 GHz e aggregare le bande WiFi con Multi-Link Operation (MLO).
Broadcom ha già presentato i primi suoi chip che rispettano le specifiche WiFi 7 attualmente in fase di approvazione.
Per il segmento maggiormente mainstream, compresi quindi i dispositivi domestici, Broadcom ha svelato i chip BCM67263 e BCM6726.
Il primo permette l’utilizzo di canali fino a 320 MHz sulla banda dei 6 GHz per una velocità massima di 11,5 Gbps; il secondo può operare sulle bane a 2,4, 5 e 6 GHz con canali da 160 MHz e velocità di 5,75 Gbps.
I chip WiFi 7 rivolti ai dispositivi per il mercato business sono invece BCMN43740 e BVMN43720. Entrambi operano sui 2,4, 5 e 6 GHz con velocità di trasferimento dati rispettivamente fino a 11,5 e 2,88 Gbps (il secondo può usare due stream invece di quattro come nel caso degli altri chip oggetto di presentazione).
In un altro articolo abbiamo parlato delle differenze tra bande, frequenze, canali e stream nelle connessioni WiFi.
Broadcom ha anche annunciato il chip BCM4916, un processore per apparecchiature di rete che integra una CPU quad-core progettata dall’azienda e basata sull’architettura ARMv8A; può gestire porte multiple e connessioni Ethernet fino a 10 Gbps.
Il chip BCM4398, infine, combina il supporto WiFi fino a poco più di 6 Gbps con Bluetooth 5 per latenze tra 5 e 10 ms come valore massimo nelle aree ad alta congestione sia sulla banda dei 5 GHz che su quella dei 6 GHz.