Il settore delle aziende impegnate nel mercato dei semiconduttori potrebbe essere presto squassato dalla notizia di una nuova importante acquisizione. Broadcom ha infatti espresso l’intenzione di voler acquisire niente meno che Qualcomm, conosciutissima per la produzione – tra gli altri prodotti – dei processori Snapdragon per dispositivi mobili.
Valutata circa 100 miliardi di dollari, Qualcomm è stata fondata negli Stati Uniti nel 1985. Oltre ad aver costruito il suo business sulla progettazione di SoC ARM, Qualcomm detiene un vastissimo portafoglio di brevetti relativi a tecnologie essenziali per le telecomunicazioni (ad esempio per LTE).
Sia Qualcomm che Broadcom sono società fabless ossia realtà che non dispongono di stabilimenti produttivi veri e propri: la realizzazione dei semiconduttori viene affidata a terzi.
Al momento Broadcom ha messo sul piatto un’offerta per l’acquisizione di Qualcomm pari a 130 miliardi di dollari. Il denaro messo sul tavolo da Qualcomm è un “plus” del 28% circa rispetto al valore azionario di Qualcomm dello scorso 2 novembre, prima che le “voci di corridoio” sulla possibile manovra facessero schizzare verso l’alto le azioni societarie.