Barnes & Noble è un conosciutissimo rivenditore di libri in formato cartaceo e digitale. E’ considerata la società statunitense che da più tempo svolge tale attività nonché la più fornita in assoluto. L’azienda, da un paio d’anni, commercializza anche Nook, un tablet interamente basato sul sistema operativo Google Android il cui principale obiettivo è quello di facilitare la lettura dei testi elettronici da parte della clientela.
Nel mese di marzo scorso, Microsoft aveva denunciato Barnes & Noble insieme con le aziende che producono ed assemblano il tablet Nook accusandole della violazione di cinque brevetti di proprietà del colosso di Redmond. Microsoft ha anche chiesto all’International Trade Commission USA di bloccare l’importazione dei dispositivi Android commercializzati da Barnes & Noble.
La società newyorkese ha però preferito avviare una controffensiva invocando l’intervento del Dipartimento di Giustizia americano. Con una lettera inviata al DOJ, Barnes & Noble chiede l’avvio di una procedura d’investigazione sul comportamento di Microsoft ed in particolare sul pagamento delle royalties che l’azienda di Steve Ballmer vorrebbe esigere per offrire il suo benestare alla commercializzazione dei device a cuore Android.
Pesanti le accuse rivolte da Barnes & Noble: “Microsoft sta cercndo di far crescere i costi che le aziende rivali debbono affrontare per minare alla concorrenza ed ostacolare l’innovazione nel settore dei dispositivi mobili“.
Proprio nei giorni scorsi, Microsoft stessa affermò di essersi accordata con tutta una serie di aziende che producono oltre il 50% dei dispositivi basati su Google Android (ved. questo nostro articolo). Più di recente, Google era sbottata lanciando nuove critiche nei confronti di Microsoft (ved. questo approfondimento).