Brave non sarà popolare come Chrome o Safari, ma è un browser che garantisce il massimo della sicurezza durante la navigazione web. L’azienda nelle ultime ore sta facendo parlare di sé con l’annuncio di una nuova feature, ovvero la ricerca di immagini e video senza passare per Google o Bing di Microsoft.
Dal comunicato stampa si apprende che i risultati di ricerca ora forniscono contenuti multimediali presi dall’indice di Brave, eliminando così la necessità per gli utenti di scegliere tra i sopracitati Bing e Google. «È sempre stata nostra intenzione essere indipendenti al 100% da Bing, ma è un obiettivo da raggiungere gradualmente», ha dichiarato Josep Pujol di Brave. «Quando abbiamo lanciato Brave nel giugno del 2021, circa il 13% delle query richiedeva l’aiuto di terze parti. In meno di un anno, l’abbiamo ridotto al solo 7%».
Brave Search ora è indipendente
Lo sprint per raggiungere il 100% dell’indipendenza da Google e Microsoft c’è stato quando è emersa l’incertezza sul futuro delle API di Bing. Il tutto è iniziato due anni fa, dopo la notizia dell’impossibilità di recuperare su Bing (negli USA, nel Regno Unito, in Germania e Singapore) l’iconica foto del “Tank Man”, scattata durante le proteste di piazza Tienanmen nel 1989. Da Microsoft fu definito come un “errore umano accidentale”, ma Brave non se l’è bevuta.
L’azienda sta lavorando assiduamente per perfezionare Brave Search, ma nel frattempo non si temono le immagini generate dall’intelligenza artificiale, argomento più attuale che mai. Per il già citato Pujol, questo non è un problema dato che circolano in rete già tantissime foto modificate con Photoshop e programmi simili.
L’azienda, infine, chiede il massimo supporto degli utenti, che con i loro feedback possono fornire informazioni utili: «più persone utilizzano Brave Search, più diventa efficace e più ci avviciniamo al nostro obiettivo di una rete che dia priorità agli utenti».