Brave Browser modifica script e comportamento dei siti Web

Brave Browser, a partire dalla versione desktop 1.75, introduce le custom scriptlets, una funzione simile a GreaseMonkey e TamperMonkey, che consente di inserire codice JavaScript personalizzato nelle pagine Web. Ecco come funziona e a cosa serve.

In passato abbiamo parlato di estensioni per il browser come GreaseMonkey e TamperMonkey che, una volta installate, permettono agli utenti di modificare il comportamento delle pagine Web iniettando codice JavaScript personalizzato. Brave Browser nella versione desktop 1.75 e seguenti introduce il concetto di custom scriptlet. Si tratta della possibilità di inserire codice arbitrario nelle pagine Web mostrate dal browser o comunque intervenire sul codice preesistente.

Brave Browser: cosa sono e a che servono le nuove custom scriptlets

Le custom scriptlets del nuovo Brave Browser possono essere utilizzate per molteplici scopi, tra cui:

  • Privacy e sicurezza: blocco di tracker JavaScript, randomizzazione di API di fingerprinting, sostituzione o neutralizzazione del codice Analytics.
  • Personalizzazione e accessibilità: rimozione di sidebar, popup e annunci fluttuanti, attivazione della modalità scura, estensione delle aree che ospitano i contenuti, regolazione di colori e font, auto-espansione di contenuti nascosti.
  • Prestazioni e usabilità: blocco della riproduzione automatica dei video, caricamento lazy (ovvero in ritardo e a richiesta, ad esempio con lo scorrimento della pagina) delle immagini, compilazione automatica dei moduli, attivazione di scorciatoie da tastiera personalizzate, aggiramento delle eventuali restrizioni sull’uso del tasto destro del mouse.

Come abilitare le custom scriptlets in Brave

Un potente strumento come le custom scriptlets era stato aggiunto, almeno fino a qualche tempo fa, esclusivamente per supportare finalità di debugging. Proprio in forza dell’elevato potenziale, le custom scriptlets sono adesso liberamente accessibili e utilizzabili da parte di tutti gli utenti interessati.

Per attivare la funzione, è necessario digitare brave://settings/shields/filters nella barra degli indirizzi del browser Brave quindi abilitare la modalità sviluppatore in Shields, Content filtering per poi fare clic su Add new scriptlet.

A questo punto, Brave avverte l’utente sui potenziali rischi derivanti dall’uso di codice non verificato.

L’uso delle custom scriptlets richiede comunque cautela: eseguire script non attendibili potrebbe compromettere la sicurezza e la stabilità del browser. Tutte le modifiche, ovviamente, sono effettuate lato client ma gli interventi effettuabili sono talmente profondi che, a meno di non sviluppare in proprio il codice JavaScript, è bene verificare con la massima attenzione quanto si andrà ad eseguire.

Credit immagine in apertura: Brave Software

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