Secondo MessageLabs, società controllata da Symantec, il fenomeno dello spam si sarebbe ridotto – nel giro di pochi giorni – di un terzo. E’ la principale conclusione dello studio, aggiornato al mese di marzo, che la società ha pubblicato a questo indirizzo in formato PDF.
La marcata contrazione dell’invio di messaggi di spam è direttamente riconducibile all’azione recentemente promossa da Microsoft che, grazie alla collaborazione con alcune realtà industriali ed esperti legali, sembra sia riuscita nell’intento di bloccare la botnet Rustock, responsabile della spedizione giornaliera (almeno sino a due settimane fa) di circa 30 miliardi di messaggi di posta indesiderata.
In questo articolo abbiamo spiegato l’approccio utilizzato da Microsoft e dai suoi consulenti per tagliare la testa della botnet Rustock. Per il momento, l’intervento del colosso di Redmond sembra aver dato i frutti sperati.
Secondo MessageLabs, tuttavia, vi sarebbe ancora molto lavoro da svolgere. Nel 2010, l’88% dei messaggi di spam veniva trasmesso ricorrendo all’utilizzo delle botnet e dei messaggi indesiderati provenienti da tali reti di computer “zombie” il 28% di essi era veicolato proprio da Rustock.
L’eliminazione di Rustock ha comportato, come evidente risultato, la netta diminuzione dei messaggi di spam ricevuti dagli utenti domestici ed aziendali in tutto il globo. Secondo i tecnici di MessageLabs, altre botnet hanno però incrementato il volume di spam gestito ed è probabile che, nonostante l'”annientamento” di Rustock, il numero dei messaggi indesiderati trasmessi quotidianamente possa tornare a crescere con un ritmo assai rapido.
I dati pubblicati lasciano comunque spazio anche all’ottimismo. Sono infatti solamente dieci le botnet responsabili del 74% dello spam: se si riuscirà a neutralizzarle tutte, si spiega da MessageLabs, non verrà risolto del tutto il problema dello spam ma si potrà condurlo a livelli di tollerabilità accettabili.
Il progressivo abbandono dei sistemi operativi più datati, che offrono minori difese nei confronti dei malware, consentirà poi di ridurre ulteriormente il numero delle macchine divenute parte delle varie botnet.