Il social network Bluesky è una piattaforma che, soprattutto nel nostro paese, è ancora poco conosciuta. Nonostante ciò, grazie a un’interessante innovazione, potrebbe diventare presto un servizio molto diffuso e apprezzato.
Nella giornata di ieri, infatti, il servizio ha annunciato l’apertura di una fase in accesso anticipato per quanto riguarda il self-hosting, ovvero la possibilità da parte degli utenti di conservare i propri dati in modo diretto, senza affidarsi a server esterni.
Ciò, come è facile intuire, dovrebbe poter garantire agli utenti di ottenere pieno controllo sui social network, sia per quanto riguarda la privacy sia in ottica i regolamenti e moderazione. Di fatto, sarà possibile realizzare piattaforme social interne alle aziende in un futuro non troppo remoto o servizi di questo tipo su temi specifici.
Secondo gli sviluppatori di BlueSky, in un primo momento sarà possibile per gli utenti ospitare i dati del proprio account in modo autonomo. Solo in una fase successiva sarà possibile gestire un server con più account. Allo stesso tempo, gli sviluppatori del social fanno sapere che sono a lavoro su strumenti utili per individuare e arginare potenziali abusi da parte dell’utenza.
Self-hosting e Bluesky: un progetto su lungo termine
Bluesky ha comunque avvertito l’utenza di come il passaggio alla filosofia self-hosting non sarà così semplice. Anche per gli sviluppatori più esperti, gestire questo nuovo approccio al mondo social richiederà tempo.
D’altro canto, anche Bluesky ha dimostrato di volersi muovere in modo attento, aprendo all’inizio del mese ai test pubblici attraverso un sistema ad invito. Dal momento del suo lancio, la piattaforma ha raccolto oltre 3 milioni di iscrizioni anche se, con le prospettive future rispetto alla sua nuova filosofia rivoluzionaria, questi numeri sembrano essere destinati a moltiplicarsi.
Va anche detto che, almeno nel breve, questa introduzione non modificherà drasticamente l’esperienza dell’utente medio. Nonostante ciò, fattori come moderazione indipendente e libertà d’azione dei singoli sviluppatori per modellare la piattaforma a proprio piacimento, potrebbe portare sul lungo periodo a concepire l’ambiente social in modo molto diverso rispetto a quello attuale.