Lenovo ha comunicato l’intenzione di bloccare le consegne dei suoi notebook IdeaPad così come dei computer desktop IdeaCentre. La decisione è frutto delle recenti rivelazioni di Intel che ha scoperto una falla nella nuova architettura “Sandy Bridge“, impiegata nella decima generazione delle CPU prodotte dalla società di Otellini.
Il produttore cinese, quarto al mondo nel 2009 (nell’ultimo trimestre del 2010 ha visto passare la sua quota di mercato dall’8,6% al 10,4%), ha fatto presente che rimborserà gli acquirenti delle schede madri basati sul chipset “fallato” (battezzato “Cougar Point“) oppure offrirà la loro sostituzione con una versione esente da problemi.
“Abbiamo consegnato un numero molto limitato di prodotti che utilizzano il chip Intel affetto dal problema“, hanno osservato i portavoce di Lenovo in una nota. Tra i modelli interessati dalla problematica visono gli IdeaPad Y460P, Y560P, Z570, G470, G570, V370, V470, V570, B470, B570 e gli IdeaCentre K330, K330A, B520. Al momento Lenovo non avrebbe ricevuto alcuna lamentela dai clienti ma la società ha voluto comunque precisare che “un numero limitato di insuccessi non equivale a nessun incidente. Invitiamo quindi i nostri clienti ad approfittare della sostituzione gratuita delle motherboard in modo da mettersi al riparo da problemi futuri“.
Lenovo va quindi ad aggiungersi a Dell e HP che hanno già provveduto a fermare la commercializzazione di alcuni sistemi desktop e notebook. Nel caso di Dell, i modelli “incriminati” sono i seguenti: Vostro 460, XPS 8300, Alienware M17x R3 ed Alienware Aurora R3. In ambito europeo, invece, HP ha dichiarato di aver commercializzato solo un prodotto affetto dal problema.
Il blocco della produzione è stato deciso anche da Asus, MSI, Gigabyte, Samsung, Sony e Toshiba.
Il bug individuato nel chipset “Cougar Point” può influenzare in modo negativo le performance e le funzionalità delle unità di memorizzazione quali, ad esempio, i dischi fissi SATA.